Sport senza confini, Pancalli “Importante smuovere il Paese”

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Tempo di Lettura: 2 minutiIl presidente del Cip alla presentazione del progetto Fispes “Scuola itinerante a caccia di sogni”

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ROMA (ITALPRESS) – E’ stato presentato oggi a Roma, nella cornice del Centro di preparazione paralimpica Tre Fontane, il progetto della Scuola Itinerante nazionale della FISPES – Federazione Italiana Sport Paralimpici e Sperimentali – denominato “Sport senza confini”, dedicato ad atleti con disabilità tra i 5 e i 14 anni. “Sono contento di questa giornata, è il bello del lavorare e del costruire insieme”, ha detto Sandrino Porru, presidente della FISPES, nel giorno che apre la terza tappa (20-21 aprile). “Questo progetto – ha aggiunto – è il risultato di un lavoro di squadra, che diventa il primo percorso per mettere a frutto l’investimento che facciamo nei camp in cui coinvolgiamo i bambini. A questi bimbi bisogna trovare delle opportunità per dare continuità a quest’esperienza. Vogliamo creare un percorso che inizi a strutturare l’offerta sportiva della Federazione e il modo migliore è iniziare proprio dai bimbi, che ci permettono di buttare giù tutte le barriere mentali e ci invitano alla gioia di stare insieme, per scoprire le abilità che ciascuno di noi ha”. Dopo le due tappe di Modena e Ascoli Piceno, il progetto – organizzato in collaborazione con Procter & Gamble Italia e Fondazione Conad – permette a 40 bambini a Roma di praticare sport all’interno di un gruppo di ragazzi con e senza disabilità, contribuendo ad offrire i benefici della pratica sportiva non solo ai singoli, ma anche alla collettività. E’ il tema evocato da Luca Pancalli, presidente del Comitato Italiano Paralimpico, nel suo intervento: “Una scuola se è itinerante diventa un viaggio, non a caccia di talenti – dice -, ma a caccia di realizzazione di sogni, affinchè nasca un’ispirazione e una curiosità, affinchè si intercetti la consapevolezza che ogni bimbo ha diritto allo sport”. Il numero 1 del Cip ha sottolineato che “le medaglie sono importanti, ma ancor più importante è riuscire a smuovere un paese. Far nascere la consapevolezza del diritto allo sport dei propri figli significa investire sul paese, che potrà diventare migliore sotto il profilo culturale e civile”. Presente anche il vice capo di Gabinetto del Ministro per lo Sport e i Giovani, Daniele Frongia che, dopo aver portato i saluti di Andrea Abodi, ha sottolineato la necessità di “considerare lo sport come un’unica entità” e l’importanza dei “soggetti privati che credono in questo movimento con un ruolo lungimirante e determinante”, le sue parole davanti a Maria Cristina Alfieri, direttrice di Fondazione Conad ETS, e Riccardo Calvi, direttore della comunicazione di Procter & Gamble Italia.
– Foto Italpress/Spf –
(ITALPRESS).

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