Tajani “Servono nuove regole di ingaggio per Unifil”
Tempo di Lettura: < 1 minutoROMA (ITALPRESS) – “La reazione di Israele è stata al di là di quella che doveva essere, abbiamo sempre detto che era inaccettabile quanto accadeva, anche alle truppe Unifil. Abbiamo sempre detto che l’obiettivo è il cessate il fuoco. Non possiamo però negare il loro diritto all’autodifesa perchè non dobbiamo dimenticare che tutto è partito […]
ROMA (ITALPRESS) – “La reazione di Israele è stata al di là di quella che doveva essere, abbiamo sempre detto che era inaccettabile quanto accadeva, anche alle truppe Unifil. Abbiamo sempre detto che l’obiettivo è il cessate il fuoco. Non possiamo però negare il loro diritto all’autodifesa perchè non dobbiamo dimenticare che tutto è partito da Hamas e da quella strage”. Così il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, nel corso della conferenza stampa conclusiva della riunione dei Ministri dello Sviluppo del G7 di Pescara. “Due popoli e due stati è la nostra posizione. Noi lavoriamo per la pace e credo sia quello che abbiamo fatto qui a Pescara”, ricorda.
Sul Libano “la proposta italiana è molto chiara: la presenza di Unifil con nuove regole di ingaggio, si tratta di una proposta di buonsenso e mi pare che anche quella americana vada in questa direzione, mi pare che sia un’idea che piace anche agli israeliani e non credo che dispiaccia ai libanesi. Dobbiamo lavorare per la pace e non accontentare un contendente o un altro – ha sottolineato Tajani -. Israele si sente sicuro se c’è questo doppio filtro, noi vogliamo anche rafforzare lo Stato libanese, credo sia giusto arrivare all’elezione del presidente della Repubblica, serve una leadership che possa dialogare per una trattativa, inoltre, bisogna rafforzare le forze armate libanesi, l’esercito italiano forma una parte di queste, adesso la formazione è sospesa ma questa è la strada da seguire”, osserva.
– Foto Agenzia Fotogramma –
(ITALPRESS).