Taranto, sta per nascere il “Parco naturale del Mar Piccolo”
La Puglia è senza dubbio una regione straordinaria del nostro Paese. E Taranto, uno dei suoi capoluoghi di provincia e in cui si estendono spiagge a dir poco paradisiache, è certamente una città di cui innamorarsi profondamente.
Splendida località salentina lambita dal Mar Grande lungo il versante esterno, e dal Mar Piccolo a sud. Il Mar Grande è collegato alla terraferma dal Ponte Girevole e dal Ponte di Porta Napoli, mentre il Mar Piccolo è un mare interno che dà vita a una doppia insenatura a nord della città.
Ed è proprio in questo straordinario contesto che sta per nascere una nuova riserva: il “Parco naturale del Mar Piccolo“. Infatti, la commissione Bilancio del Consiglio regionale pugliese ha dato parere favorevole al disegno di legge per l’istituzione di questo luogo tutelato di Taranto.
L’obiettivo è certamente quello di “migliorare le condizioni umane ed economiche, promuovere e riqualificare le attività economiche della pesca e dell’allevamento dei mitili, migliorare le condizioni ambientali, naturalistiche, paesaggistiche ed idrogeologiche del Mar Piccolo, salvaguardare e valorizzare i beni storico-architettonici nonché il patrimonio antropologico ed archeologico, le attività produttive della pesca, dell’agricoltura e dell’artigianato tradizionale“.
Una valorizzazione, dunque, di un mare che sorvolandolo dall’alto appare come un otto rovesciato, o meglio: come il simbolo dell’infinito. Non a caso, nonostante il feroce inquinamento ambientale degli ultimi decenni, il piccolo mare interno racchiude ancora un patrimonio naturalistico unico nel suo genere e che è assolutamente giusto preservare.
Questo, infatti, è una laguna costiera in cui sfociano brevi corsi d’acqua costeggiati da preziosi ambienti umidi, come il fiume Galeso. Inoltre, è anche rifugio di numerose specie di uccelli acquatici. Senza dimenticare che qua sgorgano persino delle sorgenti sottomarine di acqua ipogea, le quali hanno un ruolo fondamentale nel regolare la temperatura delle acque dell’intero bacino, ma anche nell’influenzare la salinità, che è di poco inferiore a quella del mare aperto.
Infine, sotto le acque placide del bacino, esiste tuttora un tesoro di inestimabile valore naturalistico e dalle caratteristiche uniche. Non a caso, è presente anche un cospicuo numero di specie non comuni negli altri mari del Mediterraneo.
Insomma, nel Mar Piccolo avviene ancora il processo evolutivo della speciazione, vale a dire che da queste parti nascono e si evolvono nuove specie da quelle già preesistenti. Motivo certamente importantissimo per tutelarlo ancora di più.
La Cattedrale del Mar Piccolo, Fonte: iStock