Chi ama il tennis lo sa bene, i tennisti sono sportivi diversi dagli altri. Non solo competono da soli (tranne che nei match di doppio, ovviamente), ma parlano da soli, si arrabbiano da soli e vincono da soli. 

E forse per farsi compagnia, molti di loro creano piccoli riti che diventano in alcuni casi delle vere ossessioni. Gesti e movimenti ripetuti di continuo, ancora e ancora, nei quali i più maligni potrebbero intravedere vaghe sfumature ossessivo-compulsive. O scaramanzie all'ennesima potenza, in altri casi. 

Rafa, il sistematico

La lista dei gesti ripetuti dello spagnolo Nadal è lunga, lunghissima ed è aumentata nel corso della sua fantastica carriera. I più distratti non avranno notato, ad esempio, che ad ogni cambio di campo rimette in ordine le bottigliette dell’acqua, che devono essere rigorosamente due (una calda e una fredda) e disposte in diagonale, mentre tutti quelli che hanno visto almeno un suo incontro sanno che prima di giocare ogni punto mette in scena un rituale anche abbastanza complicato. Si parte con un’aggiustatina alla maglietta, sulla spalla destra e su quella sinistra; poi un tocco al naso, seguito dallo spostamento dei capelli dietro all’orecchio sinistro. Ed ecco di nuovo il naso e ancora i capelli, stavolta da sistemare dietro l’orecchio destro. Finito? Macché. Manca un'assestata ai pantaloncini.

Monaco Rolex Masters Rafael Nadal

Dubreuil Corinne/ABACA / IPA

Il tutto con l’avversario di turno costretto ad aspettare. La storia peggiora se la partita si disputa sulla terra rossa, in questo caso Nadal dà anche una bella pulitina alla riga di fondo, tanto per stare tranquilli.

“I suoi tic sono esagerati – disse una volta l’eterno rivale Roger Federer esasperato – ormai lo so ed evito di guardarlo per non innervosirmi”.

Maria, la “saltellatrice”

L’abbiamo vista alzare trofei in giro per il mondo, ma anche zompettare qua e là sul campo a gioco fermo. Perché? Per evitare di calpestare le righe! Era questa una fissazione, o sarebbe meglio dire un vero rito di superstizione, di Maria Sharapova, una delle tenniste più talentuose (e sexy) del circuito fino al 26 febbraio 2020, giorno nel quale ha dato l’addio al tennis. 

Andy e il braccialetto

Roddick è stato un ottimo tennista, conquistando anche la vetta della classifica Atp (dal 3 novembre 2003 al 1 febbraio 2004). Il suo rituale prevedeva la sistemazione della visiera del cappellino, una vigorosa scrollata al polso per sistemarsi il braccialetto e la classica aggiustata alla maglietta. 

Altro Andy, altri riti

Anche lo scozzese Murray, quarantuno settimane numero uno del mondo,  non si fa mancare i sui bravi tic. Se sbaglia la prima di servizio, prima di tirare la seconda si sistema il polsino sinistro tirandolo un po’ su. Ma il vero tocco del campione arriva tra un punto e l’altro, quando Murray apre la bocca come fosse un leone pronto a sbranare la preda.

Ma non è finita!

Ecco cosa hanno dichiarato altri tennisti.

John Isner: “Prima di servire mi colpisco sempre le gambe con la racchetta”.

Novak Djokovic: “A volte esagero con i palleggi per trovare la concentrazione. Sono arrivato a farne anche venti prima di battere”.

Stefanos Tsitsipas: “Uso sempre lo stesso shampoo e lo stesso gel doccia!”

Nick Kyrgios: “Entro in campo con un paio di Jordan e solo una volta arrivato alla panchina mi metto le scarpe da tennis”.

Jannik Sinner: “Quando servo faccio rimbalzare la pallina cinque volte al primo servizio e quattro al secondo”.

E adesso,  anche per voi, ne siamo certi, guardare un incontro di tennis non sarà mai più come prima! 

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