Terzo Polo, Calenda “In Sicilia saremo forti”
PALERMO (ITALPRESS) – “Ringrazio gli elettori che mi hanno eletto al Senato, siamo fieri e onorati del lavoro svolto in Sicilia dagli attivisti del Terzo Polo, per noi era la prima prova elettorale qui in Sicilia ed è stata anche complicata dalle Regionali. Sono certo che in Sicilia diventeremo uno dei partiti più forti”. Carlo Calenda sbarca in Sicilia e dopo la prima tappa a Siracusa è arrivato a Palermo per rilanciare con veemenza anche sull’isola il progetto di un Terzo Polo che mira a coinvolgere sempre più soggetti politici, diventando un partito stabilmente inserito nel quadro politico. Il leader di Azione, eletto proprio nel collegio Sicilia 01 al Senato, ha voluto ringraziare gli attivisti di Azione in una conferenza stampa insieme a Davide Faraone, deputato di Italia Viva. Nella cornice dei giardini del Teatro Massimo, Calenda, che nel pomeriggio parteciperà alla giornata conclusiva dell’anno di commemorazione del trentennale delle stragi di Capaci e Via D’Amelio, ha affrontato i temi di attualità senza risparmiare ulteriori stoccate a Matteo Salvini sulla vicenda dei migranti e del rapporto con la Francia: “Solo uno che è molto imbecille può fare un tweet in cui dice che abbiamo piegato la Francia – ha attaccato Calenda -. Il modo in cui Salvini fa politica è irresponsabile, infantile e pericoloso, ma quando lo fa al Governo il danno delle sue stupidaggini riverbera non solo sullo stesso Governo ma anche sul paese. Qualcuno lo fermi”.
Indispensabile, però, ricucire il rapporto con la Francia: “Nonostante io pensi che Parigi abbia fatto un’azione esagerata per ragioni di politica interna, bisogna che gli animi si calmino e si cominci a ragionare seriamente su come ricostruire un rapporto fondamentale in Europa”.
Calenda, che ha annunciato di voler proporre il nome di Mara Carfagna come presidente di Azione, si è soffermato anche sul decreto aiuti quater: “E’ fondamentalmente la prosecuzione di quanto tracciato dal governo Draghi. Sono favorevole alla riduzione del 110% sul superbonus, è costato una cifra incredibile ed è andato a tutti, anche a chi poteva permettersi di fare quei lavori, con effetti dal punto di vista di energy saving limitati – ha aggiunto attaccando il governo Conte -. Un provvedimento costruito malissimo da Conte come del resto il reddito di cittadinanza”.
– foto xd7/Italpress –
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