Tg Politico Parlamentare, edizione del 16 luglio 2020

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IL DL RILANCIO E’ LEGGE

Con 159 voti a favore e 121 contrari diventa legge il decreto rilancio, il provvedimento su cui il governo investe per favorire la ripresa economica. In 266 articoli, prevede interventi per un valore di 55 miliardi di euro che puntano a limitare l’impatto dell’emergenza sanitaria su imprese, lavoratori, famiglie e terzo settore. Misura simbolo e’ il superecobonus al 110%, che nel passaggio alla Camera e’ stato esteso alle seconde case e al terzo settore. Comprende anche un bonus rottamazione auto e incentivi per ibride ed elettriche. Ci sono tra le altre cose 150 milioni in piu’ per le scuole paritarie e la proroga delle concessioni per i balneari.

RIPARTE L’EXPORT, ANCORA GIU’ L’AUTO

Segnali di ripresa per l’export. A maggio l’Istat registra una crescita congiunturale delle esportazioni del 35 per cento sia verso i paesi extra Ue che per l’area europea. E’ invece notte fonda per il mercato dell’auto. Dai dati dei costruttori emerge un nuovo calo a giugno, con le immatricolazioni che scendono del 24 per cento. L’associazione della filiera automobilistica lancia l’allarme: “Il recupero sarà lento e difficoltoso”. Intanto l’aula del Senato ha approvato in via definitiva il decreto rilancio. Nei prossimi giorni il governo varerà il decreto agosto, tra le misure un ulteriore sostegno proprio al settore dell’automotive.

CONTE: GRAVE RITARDO SALARIALE PER LE DONNE

La ripartenza inizia “dalle donne e con le donne”. Ne è convinto il premier Giuseppe Conte che ha voluto intervenire alla presentazione del documento elaborato dalla task force ‘Donne per un nuovo Rinascimento’ voluta dalla ministra per le Pari opportunità e della Famiglia Elena Bonetti. Alla Galleria d’arte moderna e contemporanea Conte sottolinea “il grave ritardo” che in Italia si sconta sul tema della parità salariale tra uomini e donne e riconosce “il ruolo fondamentale delle donne nella società”.

COVID LETALE ANCHE SENZA CONCAUSE

Si può morire di coronavirus anche senza avere concause preesistenti. Lo dice rapporto Istat-Iss sull’impatto dell’epidemia coronavirus sulla mortalità che ha analizzato quasi 5mila schede di morte. Il 28,2% dei casi – recita il dossier- non aveva concause preesistenti. Il covid- si legge ancora- è comunque stato la causa principale della morte dei pazienti risultati positivi al tampone nell’89% dei casi. Polmonite e insufficienza respiratoria le complicanze più frequenti che hanno portato alla morte.

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