Tg Politico Parlamentare, edizione del 27 luglio 2020
- Alfonso Raimo
- 27/07/2020
- TG-Politico
- a.raimo@agenziadire.com
SALVINI COI ‘NEGAZIONISTI’: LA MASCHERINA NON LA METTO
Il coronavirus in Italia non esiste, quindi ogni ulteriore misura di prevenzione voluta dal governo sarebbe solo “anticostituzionale” e “liberticida”. I cosiddetti ‘negazionisti’ del Covid-19 si ritrovano in Senato, convocati dal leghista Armando Siri e da Vittorio Sgarbi. Cinque ore di convegno per proclamare che il virus “in Italia non esiste più”. E quindi liberi tutti, chiedono, di tornare ad abbracciare, baciare e vivere. Tanto che Matteo Salvini si rifiuta di indossare la mascherina, nonostante un funzionario del Senato lo inviti più volte a farlo. “Io non ce l’ho la mascherina, non me la metto”, dice il segretario della Lega.
MIGRANTI IN FUGA DAI CENTRI
Fuga di massa di migranti dalla tensostruttura della Protezione civile, allestita nella banchina di Porto Empedocle, in Sicilia.
La sindaca della città siciliana aveva denunciato le condizioni ‘disumane’ della tensostruttura, con oltre 500 migranti chiusi e senza finestre, a rischio concreto di soffocamento. Da qui la richiesta di intervento al governo, con un appello a tutti, anche alla Commissione europea. Polizia e carabinieri hanno avviato le ricerche dei fuggitivi. Nella tensostruttura, con una capienza massima di 100 persone, c’erano 520 migranti.
CAPPATO E WELBY A PROCESSO PER AIUTO AL SUICIDIO
Tre anni e quattro mesi. È la condanna chiesta dal pubblico ministero di Massa nel processo contro Marco Cappato e Mina Welby per l’aiuto offerto a Davide Trentini a ottenere l’aiuto medico alla morte volontaria in Svizzera. La richiesta del Pm prevede tutte le attenuanti generiche e ai minimi di legge perche’ il pubblico ministero ritiene che sussista si’ il reato di aiuto al suicidio, ma che sia stato compiuto nell’interesse di Trentini. La sentenza e’ prevista in giornata. I giudici hanno respinto la richiesta di rinvio avanzata dall’accusa.
SMART WORKING, DADONE: NON ARROCCARSI SU PAURA DEL NUOVO
Non arroccarsi sulla paura del nuovo rappresentato dal lavoro agile. A chiederlo è la ministra per la Pubblica Amministrazione Fabiana Dadone. “Lo smart working- spiega in un dibattito organizzato dalla Federazione Lavoratori Pubblici e Funzione Pubblica, con Consenso Europa e la media partnership di agenzia Dire- va sfruttato anche se si possono prevedere ingressi alternati e front office distanziati con orari e su prenotazione”. Necessità di riorganizzare il lavoro, innovazione digitale e rinnovo del contratto sono le priorità chieste al governo dalla FLP mentre per il direttore dell’Agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini, “è un passo imprescindibile” semplificare le leggi del sistema fiscale.
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