Tra leggende, tradizioni e magia: la favola natalizia di Mosca
Con l’inizio del periodo dell’Avvento le città di tutto il mondo si abbigliano a festa, regalandoci spettacoli incantati. Paesini, villaggi, capitali europee e luoghi di tutto il mondo addobbano e illuminano strade, quartieri e angoli per trasformare il territorio in una magica cartolina natalizia nella quale perdersi e immergersi.
In questo periodo i festeggiamenti iniziano anche nei luoghi che celebrano il Natale ortodosso con la stessa magia che coinvolge il mondo intero. È il caso di Mosca, capitale della Russia e città cosmopolita, che da dicembre fino al 14 gennaio, giorno che coincide con il Capodanno ortodosso, si trasforma in una vera e propria favola di Natale.
Il freddo, in questa stagione, la fa da padrone, ma un capotto pesante basterà a riscaldare il corpo, mentre le luci e le decorazioni magiche si occuperanno del cuore. A partire dai primi giorni di dicembre, l’atmosfera natalizia avvolge e coinvolge ogni angolo della città. I preparativi fervono in ogni dove in attesa del Natale che cade il 7 gennaio, e continuano fino all’ultima notte dell’anno.
I mercatini di Natale si snodano dal centro storico invadendo le piazze principali e i quartieri, offrendo a cittadini e visitatori i prodotti della tradizione artigianale locale e di quella gastronomica. Quello di Izmailovo, che si affaccia sulla Piazza Rossa, è forse quello più celebre, nonché il più frequentato da chi è ancora alla ricerca di regali di Natale straordinari.
Non mancano, poi, spettacoli musicali e concerti che si snodano tra le strade cittadine mentre le luminarie e le decorazioni fanno da cornice a una città già magica e suggestiva ricoperta dalla candida neve.
I luoghi simbolo di Mosca, che ogni anno attirano viaggiatori da tutto il mondo, in questo periodo sembrano incantati. La Piazza Rossa dominata dall’imponente Cremlino ospita un incredibile albero di Natale che scintilla grazie alle centinaia di luci. La Cattedrale di San Basilio invece, tra luminarie e addobbi, sembra uscita da una fiaba.
Ma Mosca non è solo bella da vedere in questo periodo, ma anche da ascoltare nei racconti popolari e nelle leggende che vengono tramandate da generazioni. È questo il periodo in cui i bambini attendono l’arrivo di Babushka, un’anziana signora che da secoli si reca nelle case dei più piccoli per lasciare un pezzo di pane nero in una calza (vi ricorda qualcuno?).
Ma è anche il momento in cui è possibile inviare le proprie letterine a Ded Moroz, e se si è fortunati lo si può incontrare tra le strade di Mosca. Nonno gelo, che vive a Velikij Ustjugsvolge, nel nord della Russia, ha lo stesso ruolo del nostro Babbo Natale: porta i doni ai bambini e glieli fa trovare sotto l’albero. Ha anche un’aiutante, sua nipote, conosciuta come la Fanciulla di Neve.
Le celebrazioni continuano anche nelle case con la preparazione degli alberi e del Verteb, il presepe. Una delle tradizioni più diffuse nel periodo denominato svyatki, che affonda le sue origini in secoli lontani, è quella della previsione del futuro. C’è chi lo fa con le candele, chi mettendo diversi oggetti in un sacco e tirandoli fuori senza guardare. In occasione del pranzo di Natale, invece, in tavola vengono serviti 12 pasti diversi, uno per ogni apostolo.
E dopo aver mangiato, tutti in strada, riuniti con amici e familiari, per godere della magica atmosfera del Natale a Mosca.