Tre staffette azzurre fanno festa a Nassau e volano a Parigi

Condividi

Tempo di Lettura: 3 minutiNella prima giornata delle World Relays, pass olimpico per 4×100 e 4×400 uomini e 4×400 donne

Loading

Condividi
Tempo di Lettura: 3 minuti

ROMA (ITALPRESS) – Tre quartetti azzurri fanno festa a Nassau (Bahamas), nella prima giornata delle World Relays. Sono i ragazzi della 4×100 (Roberto Rigali, Marcell Jacobs, Lorenzo Patta e Filippo Tortu), le ragazze della 4×400 (Rebecca Borga, Ayomide Folorunso, Giancarla Trevisan e Alice Mangione), e i ragazzi della 4×400 (Luca Sito, Vladimir Aceti, Edoardo Scotti e Davide Re), tutti qualificati ai Giochi Olimpici di Parigi. Il quartetto veloce è secondo (38.14) nella propria batteria, preceduto dagli Stati Uniti (37.49), al termine di una gara fluida e anche amministrata nel finale. Le ragazze del miglio convincono con una prova autoritaria (3:26.28) che le porta a vincere la batteria davanti a formazioni molto più accreditate. Il tris arriva con la 4×400 uomini (Luca Sito, Vladimir Aceti, Edoardo Scotti Scotti, Davide Re), capaci di imporsi con un buon 3:01.68. Rimandate alla seconda giornata (in programma nella notte tra oggi, domenica, e lunedì) le altre due staffette azzurre: la 4×100 donne (un pò a sorpresa, Zaynab Dosso, Dalia Kaddari, Anna Bongiorni, e Alessia Pavese, sono quarte in batteria con 43:08), e la 4×400 mista (Riccardo Meli, Anna Polinari, Lapo Bianciardi e Alessandra Bonora). Sono in programma i turni di ripescaggio che mettono in palio altri sei pass olimpici per gara. Nella 4×400 mista, la formazione azzurra composta da Riccardo Meli, Anna Polinari, Lapo Bianciardi e Alessandra Bonora si batte bene, ma non riesce a centrare la qualificazione diretta ai Giochi (peraltro piuttosto proibitiva). Il quinto posto parziale in 3:16.88 non basta per piazzarsi tra le prime due, Stati Uniti (3:11.52, miglior crono del turno) e Nigeria, rimaste abbastanza lontane. Anche per le ragazze della 4×100 (in ordine di gara: Zaynab Dosso, Dalia Kaddari, Anna Bongiorni e Alessia Pavese) arriva lo stop, figlio di un quarto posto (con 43.08) che non basta per Parigi. Vince la batteria la Polonia (42.81) davanti a Canada (42.98) e Cina (43.03), con le azzurre che vengono costrette al ripescaggio, a conti fatti, da un decimo di troppo. La prova delle italiane è priva di sbavature clamorose, forse con il solo secondo cambio da rivedere parzialmente. Domani si tornerà a correre, cercando una prestazione, anche sul piano cronometrico, più adeguata al valore delle ragazze. Alla fine, le complicazioni della vigilia, tra nuovi regolamenti e liste di partenza sorprendenti, sono sembrate davvero poca cosa. Resta invece la sensazione di grande sicurezza dimostrata dagli azzurri della 4×100 uomini, Roberto Rigali, Marcell Jacobs, Filippo Patta e Filippo Tortu, secondi in 38.14 alle spalle degli Stati Uniti (37.49), e qualificati per i Giochi Olimpici di Parigi (oltre che per la finale delle World Relays di domani sera). Ottimo avvio di Roberto Rigali e cambio senza patemi, con i tempi giusti, con Marcell Jacobs; il bicampione olimpico dello sprint dimostra di essere in buona condizione (9.04 il suo crono ufficiale) e riesce a distendersi senza mai apparire oltre il limite. Anche il cambio con Lorenzo Patta scivola via bene, con il sardo che corre la solita ottima curva e mette Filippo Tortu nelle condizioni di amministrare, visto che Noah Lyles è ormai fuori portata, e gli altri, dietro, a distanza di sicurezza. Gli americani guidano la lista complessiva del turno, mentre gli azzurri sono quarti, superati da Giappone (38.10) e Canada (38.11). La sensazione è che ci sia parecchio margine, ovvero che l’Italia possa recuperare spazio nei cambi e avvicinare gli statunitensi. Ma quel che conta, anzi, l’unica cosa che conti, è che la qualificazione olimpica sia andata a buon fine. Arrivederci a domani, ma anche a Roma, per gli Europei, e a Parigi. La seconda carta olimpica della serata arriva dalle ragazze della staffetta del miglio, sempre poco pronosticate alla vigilia, ma poi incredibilmente combattive sul campo. Rebecca Borga, Ayomide Folorunso, Giancarla Trevisan e Alice Mangione producono un risultato superlativo, vincendo la prima batteria in 3:26.28, mettendosi alle spalle formazioni blasonate come Canada, Olanda (ad onor del vero, però, senza Bol e Kleivert, schierate nella mista) e Australia. Borga lancia bene il quartetto, imitata da Ayo Folorunso, brava a non cedere in un finale al calor bianco; segue Giancarla Trevisan, che merita da sempre l’Oscar della combattività, e chiude Alice Mangione (super crono da 50.56), abile dapprima a rintuzzare il ritorno dell’Australia, e poi a superare sulla retta conclusiva l’ultima frazionista canadese. La ciligina sulla torta arriva nel finale di serata, grazie ad un’ottima prova della staffetta 4×400 maschile. Luca Sito (esordiente assoluto in azzurro), Vladimir Aceti, Edoardo Scotti e Davide Re costruiscono il successo della batteria con pazienza e classe, fin dalle prime battute. Sito firma una gran frazione inziale (45.36 dai blocchi), e lancia bene Aceti, che sfrutta la situazione per gestire le cose a proprio piacimento (45.11). Scotti mette tutti d’accordo portandosi nettamente al comando (45.40), e Re fa un pò il classico gioco del gatto (lui, in questo caso) con il topo (gli avversari): rallenta in avvio, si fa riassorbire ai 200 – con gli altri a spendere tutto per riavvicinarsi – per poi aprire il gas e presentarsi da solo sul rettilineo. Il 3:01.68 finale è il sesto tempo del turno, ma quel che più conta, vale un biglietto per i Giochi Olimpici di Parigi. Nelle batterie, da segnalare lo strepitoso 43.49 messo a segno dal non ancora 21enne Letsile Tebogo (Botswana): uno squillo di tromba che annuncia una stagione sensazionale.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

Loading