Trecento milioni per infrastrutture sociali al Sud, Provenzano: “Volano per l’economia locale”

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È arrivato il via libera al decreto che ripartisce 75 milioni annui, dal 2020 al 2023, direttamente alle amministrazioni locali del Mezzogiorno, privilegiando le città medie e piccole Share on facebook Share on twitter Share on whatsapp Share on email Share on print

ROMA – Sbloccati i trecento milioni di euro del Fondo infrastrutture sociali per i Comuni del Sud. Con la presa d’atto della Conferenza Stato-Citta’, dopo un confronto essenziale con l’Anci, e’ arrivato il via libera al decreto che ripartisce 75 milioni annui, dal 2020 al 2023, direttamente alle amministrazioni locali del Mezzogiorno, privilegiando le citta’ medie e piccole, per nuovi interventi, manutenzioni straordinarie, su scuole, strutture e residenze sanitarie, edilizia sociale, beni culturali, impianti sportivi, arredo urbano, verde pubblico, e altri ambiti della vita sociale.

PROVENZANO: “FONDO NECESSARIO PER RILANCIARE L’ECONOMIA LOCALE DOPO LA PANDEMIA”

“Grazie a questi trecento milioni le amministrazioni locali potranno investire subito per garantire servizi sociali e spazi pubblici, anche con piccoli interventi che contribuiscono a rilanciare, soprattutto dopo la pandemia, l’economia locale e la qualita’ della vita” ha dichiarato il Ministro Provenzano, a margine dei lavori della Conferenza. “Il decreto mette al centro i Comuni, e finalmente riconosce risorse adeguate anche ai piccoli e piccolissimi per prendersi cura delle persone e delle comunita’, in ragione delle fragilita’ troppo spesso ignorate da un’azione pubblica che non deve piu’ fare parti eguali tra diseguali”. Il criterio di ripartizione e’ infatti inversamente proporzionale alla popolazione di riferimento, in modo da garantire anche a un comune di 500 abitanti un contributo totale di 32.000 euro (mentre un comune con popolazione maggiore di 250000 abitanti ricevera’ un contributo totale pari a 655.000 euro), relativamente maggiore in pro capite. Si abbandona il criterio storico di attribuzione delle risorse e si pone attenzione alle zone deboli del paese per offrire a tutti i cittadini le medesime opportunita’.

DECARO: “FONDAMENTALE AGIRE NEL SETTORE SOCIALE DEI PICCOLI E MEDI CENTRI DEL SUD”

“Grazie a una collaborazione tra il sistema dei Comuni e il governo – ha dichiarato il presidente dell’Anci Antonio Decaro – questo fondo potra’ incidere su territori che hanno maggiori bisogni, come i centri piccoli e medi del Sud, e soprattutto in un settore che, mai come ora, ha esigenza di cure, quello del sociale: scuole, verde pubblico, impianti sportivi, arredo urbano, edilizia sociale potranno godere di interventi piccoli e grandi spesso indispensabili e urgenti. I Comuni sono ottomila centri di spesa diffusi su tutto il territorio. Ogni risorsa che ci viene affidata per realizzare o anche solo apportare migliorie al patrimonio di luoghi in cui si erogano i servizi sociali coglie due obiettivi, entrambi essenziali: migliorare l’aspetto e la fruibilita’ delle nostre citta’ e paesi e attivare un’immediata circolazione economica a livello locale“.

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