Trincee scavate dai soldati russi nella zona di esclusione di Chernobyl: le immagini riprese dai droni ucraini

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Da Chernobyl, una delle aree più radioattive al mondo, arrivano le immagini che mostrerebbero le trincee scavate dai militari russi nell’area della cosiddetta “foresta rossa”, zona compresa in un raggio di 10 km dalla centrale nucleare. A diffondere i filmati ripresi con un drone, in cui si vedono chiaramente i fossati, è stata l’Agenzia statale dell’Ucraina per la gestione delle zone di esclusione.

“I soldati non si limitavano a scavare rifugi sulla scia dell’inquinamento da radiazioni. Non si limitavano a mantenere la difesa in quella zona, erano stanziati proprio lì” ha commentato Yaroslav Emelianenko, membro dell’agenzia.

La notizia delle trincee scavate dai russi era circolata negli scorsi giorni, sollevando preoccupazioni fra i cittadini europei. Adesso la conferma arriva da quelle immagini che parlano chiaro. La presa della centrale nucleare di Chernobyl risale allo scorso 24 febbraio. Soltanto il 31 marzo i militari hanno abbandonato la zona per dirigersi verso la Bielorussia.

Negli scorsi giorni la società energetica nucleare ucraina Energoatom ha fatto sapere che alcuni soldati russi sono stati colpiti da sindrome da radiazioni acute (ARS), ma si attendono ancora conferme da parte dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (AIEA). Secondo quanto riferito dall’azienda ucraina, un soldato sarebbe addirittura morto a seguito delle radiazioni alle quali è stato esposto.

Ciò che è certo è che quella compiuta dalle truppe di Putin è stata una missione suicida, visto che i soldati si sono mossi nella zona senza protezioni e il passaggio dei carri armati e la costruzione delle trincee hanno fatto sollevare il pulviscolo radioattivo. L’accesso alla cosiddetta “zona di alienazione”, che si estende per circa 30 km attorno alla centrale, è proibito proprio perché quei terreni sono ancora altamente pericolosi per la salute umana.

 

 

 

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