Trovare la babysitter su internet: ecco tutti i consigli
Come trovare la babysitter su internet? Quando nasce un bambino la famiglia deve adattarsi ai suoi ritmi. Non è tutto rose e fiori e, spesso, si fatica non poco a trovare uno spazio per sé anche solo per andare a sistemare i capelli dal parrucchiere…o fare la spesa in santa pace. Per non parlare delle uscite di coppia per una cena o per un po’ di relax al cinema.
Il ritorno al lavoro, se non si può contare sull’aiuto dei nonni e non si ha la possibilità di mandare il bambino all’asilo, crea una serie di problematiche non indifferenti. A chi affidarlo? Come trovare una babysitter brava, esperta e in tempi brevi?
Come trovare la babysitter su internet
Internet può semplificare la vita e, se usato nel modo giusto, può aiutare a risolvere molti problemi della nostra quotidianità. Pensa, ad esempio, come internet possa essere utile per trovare la tata o la babysitter.
Capisco che ci possano essere dei timori ad affidarsi a dei contatti ottenuti attraverso il web, ma se si utilizzano alcuni accorgimenti, si possono ottenere risultati che soddisfano e che rendono la vita un po’ più semplice con dei costi contenuti.
Innanzitutto bisogna affidarsi a siti che siano seri e credibili. Come possiamo verificare la loro serietà? Iniziamo a vedere chi c’è dietro un sito. Ci sono delle persone, chi sono? Cosa fanno? Chi sono sul web e quante informazioni abbiamo di loro. Facebook, twitter, blog, la loro partecipazione attiva, il loro “metterci la faccia”, le loro competenze, il loro interesse e la loro passione in quello che fanno, la loro disponibilità e il tipo di relazione che hanno con gli utenti sono aspetti molto importanti.
Si può inserire o consultare un annuncio. Una volta ricevute le candidature, bisogna capire chi si ha di fronte, leggere i profili delle educatrici che si stanno proponendo e valutare alcuni parametri importanti:
- La formazione. Che tipo di scuola superiore ha frequentato? Che percorso universitario? Ha svolto corsi inerenti l’infanzia, ha fatto stage che le hanno permesso di entrare in contatto con i bambini? Il tipo di formazione ci dice se questo lavoro è il lavoro che l’educatrice ha scelto per la sua vita e non semplicemente l’occupazione momentanea.
- L’esperienza. Ha già lavorato per altre famiglie? Per quanto tempo? Con quanti bambini e di che età? Ha lavorato in asili, ludoteche, scuole, come insegnante, come educatrice di sostegno, come educatrice nel pre o post scuola? L’esperienza è sicuramente un parametro importante, ma non dimentichiamo che anche l’impegno nel cominciare è da apprezzare.
- Il modo di presentarsi. Cosa l’educatrice scrive, cosa dice di sé? Scrive semplicemente del lavoro che svolge o trasmette anche le emozioni con cui lo vive? Il suo linguaggio è freddo e distaccato o accogliente e disponibile? Usa termini idonei all’argomento, ha conoscenza dell’infanzia, trasmette sicurezza? Aspetti da valutare e da tenere ben presenti al momento del primo colloquio.
- La presenza sul web. L’educatrice è attiva sul web? Che informazioni abbiamo su di lei? Partecipa a gruppi di discussione e confronto? Esprime il suo parere e si confronta su tematiche interessanti? Scrive articoli in cui esprime le sue idee e le sue modalità di relazione con i bambini? Queste informazioni ci permettono di avere un po’ più chiaro nella mente la persona che andremo a conoscere.
Questi parametri possono orientarci nella scelta e ci serviranno nei primi incontri che faremo con le educatrici che ci sembrano più idonee.