Turisti restituiscono a Pompei i manufatti rubati: erano maledetti
Che voi ci crediate o no, ci sono storie che affondano le loro radici in tempi molto lontani, racconti suggestivi, misteriosi e altre volte terrificanti, come quelli che riguardano questi manufatti di Pompei.
Nota per la sua città sepolta nel 70 d.C, a seguito dell’eruzione del Vesuvio, ancora oggi di fronte alla storia di Pompei tutti proviamo un misto di fascino e inquietudine per le sorti della cittadina della Campania, il cui destino fu segnato in quella violenta esplosione del vulcano.
Pompei è oggi il secondo sito archeologico più visitato d’Italia, oltre a essere Patrimonio Mondiale dell’Unesco. Da tutto il mondo, ogni giorno, arrivano turisti affascinati dalla storia di questa città ma purtroppo, l’intera area come altre di particolare valore storico e culturale, è stata depredata e vittima di furto da parte dei visitatori.
Certo, c’è chi si pente, anche se, le motivazioni non sempre riguardano esclusivamente il senso di colpa, come conferma questa storia di tre giovani turisti canadesi che hanno restituito dei reperti rubati nel 2005 proprio a Pompei.
I manufatti pompeiani sono tornati a casa ben impacchettati con delle lettere di accompagnamento di scuse e spiegazioni: i turisti hanno raccontato che dopo aver portato via quei pezzi di storia, una maledizione si è abbattuta su di loro attraverso una serie di eventi nefasti e inspiegabili.
Affascinati da quel tesoro sepolto sotto la lava, anni fa in visita al sito, hanno raccolto delle tessere di mosaico senza pensare ai danni storici e culturali recati all’area stessa. Ma quello che ha portato i turisti a restituire i reperti, è stato il susseguirsi di una serie di eventi catastrofici che li hanno coinvolti in prima persona.
Insomma, raccogliendo quei manufatti, i turisti avrebbero attirato a sé una serie di energie negative di un luogo che ha visto oltre duemila persone andare incontro ad una morte terribile.
Che crediate o no a quella che viene comunemente definita la maledizione di Pompei, possiamo solo dirvi che è un dato di fatto che, negli ultimi anni, centinaia di pacchetti vengono spediti alla Sovrintendenza con il medesimo racconto, confermando che, da quando hanno rubato, la maledizione li perseguita.