Uffizi, Chiara Ferragni come la Venere di Botticelli? Scoppia la polemica social
- Diego Giorgi
- 17/07/2020
- Costume e Società, Firenze
- d.giorgi@agenziadire.com
Critiche, molte e tutte per lo piu' sullo stesso teorema: Chiara Ferragni e la promozione artistica e culturale non vanno d'accordo Share on facebook Share on twitter Share on whatsapp Share on email Share on print
FIRENZE – “Ieri e oggi…”. Ieri, la Venere del Botticelli; oggi, Chiara Ferragni. Questa sorta di paragone azzardato su Instagram dagli Uffizi– con uno scatto che ritrae l’influencer davanti al capolavoro- non e’ piaciuto a tutti.
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“I canoni estetici cambiano nel corso dei secoli. L’ideale femminile della donna con i capelli biondi e la pelle diafana e’ un tipico ideale in voga nel Rinascimento. Magistralmente espresso alla fine del ‘400 da Sandro Botticelli nella Nascita di Venere attraverso il volto probabilmente identificato, con quello della bellissima Simonetta Vespucci, sua contemporanea. Ai giorni nostri l’italiana Chiara Ferragni, nata a Cremona, incarna un mito per milioni di followers, una sorta di divinita’ contemporanea nell’era dei social. Il mito di Chiara Ferragni, diviso fra feroci detrattori e impavidi sostenitori, e’ un fenomeno sociologico che raccoglie milioni di seguaci in tutto il mondo, fotografando un’istantanea del nostro tempo”.
Lo storico dell’arte Tomaso Montanari, ad esempio, non e’ andato leggero. Chiamato in causa sul senso di “questo tipo di comunicazione”, ha scritto un tweet al veleno puntando il dito contro il direttore Eike Schmidt: “Immondizia. E non per colpa della Ferragni, che fa il suo lavoro. Ma della direzione degli Uffizi, che invece non lo fa“.
Critiche, molte e tutte per lo piu’ sullo stesso teorema: Chiara Ferragni e la promozione artistica e culturale non vanno d’accordo. Tante, di contro, le posizioni in difesa dell’operazione di sponsorizzazione. In questo caso, il teorema ricorrente e’ questo: “La Ferragni va agli Uffizi e- come gia’ in Vaticano- ‘sponsorizza’ la nostra cultura anche all’estero, considerando i milioni di follower. Una operazione giusta specie in un momento difficilissimo per il nostro turismo. Ma e’ cosi’ difficile da capire per chi la critica?”, scrive un utente.
Nella polemica del giorno, si getta anche il sindaco Dario Nardella che prende le difese dell’imprenditrice digitale: “C’e’ gente che riesce a criticare Chiara Ferragni anche se visita un museo. Ma stiamo scherzando? Per noi sara’ sempre benvenuta. E anzi, in un momento cosi’ difficile, ben venga chiunque voglia supportare la nostra cultura e condividere con il resto del mondo i tesori di Firenze”.
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