Un fazzoletto rosso per le donne afghane: non permettiamo che tornino a essere invisibili

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Un fazzoletto rosso per sostenere le donne, le ragazze e le bambine afghane e continuare a mantenere alta l’attenzione sulla loro situazione. Per aderire all’iniziativa è sufficiente scattarsi un selfie con un fazzoletto rosso e postarla sui vari social con l’hastag #saveafghanwomen.

La campagna è stata lanciata da Nove Onlus e da altre associazioni tra cui 6libera, Il Cantiere delle Donne e Trust Nel Nome della Donna e si ispira all’operazione “fazzoletto rosso” che ha consentito di mettere in salvo centinaia di attiviste in fuga dal Paese, riconosciute dalle forze dell’ordine proprio grazie al fazzoletto rosso che indossavano.

Moltissime donne però sono rimaste in Afghanistan, dove rischiano di vedere annullati i diritti conquistati negli ultimi due decenni. Il fazzoletto rosso diventa dunque un simbolo per non abbassare la guardia ed evitare che queste donne e ragazze diventino invisibili.

Per vent’anni le donne afghane hanno mosso fra mille difficoltà i primi passi verso l’indipendenza e il riconoscimento dei propri diritti. Tutto questo sarà rapidamente reso vano dal ritorno dei talebani al potere e quando saranno spenti i riflettori della cronaca, le bambine e le donne afghane torneranno a essere invisibili agli occhi del mondo e della storia. Non permettiamo che tornino a essere invisibili. Le donne finora giunte in Italia sono felici di avere la possibilità di iniziare una nuova fase della loro vita, ma molto provate e spaventate per quello che sta accadendo nel loro Paese – spiega Nove onlus in una nota riportata dall’ANSA.

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Fonti di riferimento: Nove Onlus-Facebook/ANSA

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