Un murales per Alfredino, così Roma ricorda il bambino della tragedia di Vermicino
La tragedia di Alfredo Rampi, detto Alfredino, è una delle pagine nere della cronaca italiana che tutti purtroppo conoscono. Dall’incidente del pozzo di Vermicino in cui il piccolo perse la vita sono passati 41 anni e per tener viva la sua memoria il quartiere Ostiense e tutti i suoi abitanti hanno dedicato al bambino romano un emozionante murales.
L’idea è venuta ad una residente della Garbatella, Stella Liberato, che aveva lanciato una raccolta fondi su Gofundme per la realizzazione di un’opera artistica che ricordasse il piccolo Alfredino nella sua città, Roma, e che potesse finanziare le attività del Centro operativo Alfredo Rampi, l’associazione di protezione civile creata dalla famiglia Rampi che si occupa proprio di emergenze, in particolar modo di giovanissimi.
Con il fine di promuovere i valori fondamentali della legalità, solidarietà, soccorso, competenze. La tragedia insegna che i lavori illegali e quindi il pozzo abusivo non protetto determinarono la caduta del bambino che non fu salvato a causa della mancanza delle competenze adeguate sul luogo”
si legge sulla piattaforma.
La partecipazione di tutta l’Italia ha reso possibile il tributo ad Alfredino che ora torna a sorridere nella sua Roma, in via Rocco da Cesinale 2 nella Garbatella, con la sua canottiera di quella maledetta estate del 1981 e con la dolcissima espressione che il piccolo conserverà per sempre.
Il murales è stato inaugurato lo scorso 28 maggio alla presenza delle istituzioni del Municipio Roma VIII, della Protezione civile ed altri enti che hanno voluto ricordare insieme la tragedia di Vermicino, rendendo onore al bimbo di 6 anni, il cui sorriso è rimasto impresso nel cuore di tutti gli italiani.
Come precisano gli organizzatori dell’iniziativa:
È stato grazie al sacrificio estremo di Alfredo che oggi la Protezione Civile è un istituzione operativa e organizzata. Le future generazioni però tutto questo non lo sapranno mai se la tragedia di Vermicino non viene resa eterna con un’opera concreta. L’Italia tutta è in debito con il piccolo.
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Fonte: Gofundme – Un Murales per Alfredo Rampi/Facebook
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