Una nuova statua del “Genio” all’Orto botanico di Palermo

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La consegna dell’opera d’arte ‘Genius Panormi’ dell’artista siciliano Domenico Pellegrino, commissionata dalla Fondazione Tommaso Dragotto è stata l’occasione per celebrare l’Orto Botanico di Palermo. Il gruppo scultoreo, donato alla città, è stato collocato all’interno della Serra Tropicale.
Al taglio del nastro era presente anche il ministro per le Pari Opportunità e la Famiglia, Elena Bonetti. “Questa dimensione di bellezza – ha detto il ministro – bellezza di cui si può fare concretamente esperienza, credo sia segno di un Paese, che dopo mesi di inedita drammaticità come quella che abbiamo vissuto, mostra, non solo il desiderio ed il coraggio di ricominciare, ma si trova anche nella condizione di avere una storia che ci porta a dire di essere in grado di giocare questa responsabilità che la Storia ci consegna. E lo possiamo fare perché abbiamo una ricchezza, una vitalità che permea i luoghi del nostro vivere. Questa è una responsabilità che dobbiamo essere in grado di interpretare”.
La statua è un gruppo scultoreo di tre elementi, composto dalla figura principale, rappresenta dal Genio di Palermo, nume tutelare della città. Accanto a lui, ai lati, Santa Rosalia bambina che gioca col cane, simbolo di fedeltà. Sull’altro fianco un altro bambino.
“Quest’ultimo bambino – ha detto l’artista, Domenico Pellegrino – rappresenta noi tutti, il futuro. Il bambino scruta attraverso le braccia del Genio quello che dovrà fare domani. Il Genio allatta il serpente, che è lo straniero, che apprende tutta la cultura attraverso l’allattamento”.
“In questi anni il fortissimo legame tra il nostro Ateneo e la città nelle sue varie componenti istituzionali e culturali si è consolidato ed è stato avvalorato da un dialogo continuo e da numerosi progetti di collaborazione che hanno reso sempre di più ‘Palermo Città Universitaria’, aperta e multiculturale – ha detto Fabrizio Micari, rettore dell’Università di Palermo – Oggi questo rapporto è suggellato dalla donazione e dall’installazione di una nuova rappresentazione del Genio presso l’Università che la custodirà in un luogo ideale come l’Orto botanico, uno tra i suoi spazi più prestigiosi, suggestivi ed amati. In questo modo la contaminazione, direi quasi la compenetrazione tra l’Ateneo e la città si completa attraverso l’emblema stesso di Palermo, il Genio”.
Per Tommaso Dragotto, presidente dell’omonima fondazione, attiva nel settore della promozione del patrimonio culturale siciliano, la realizzazione di quest’opera ha un valore tangibile: “In questa sede, oggi, non stiamo soltanto celebrando l’arte, ma abbiamo concretamente realizzato qualcosa per la città, per la sua storia ed i suoi cittadini”. E continua: “Mai come in questi tempi il dovere di fare cultura si traduce in educazione al fare futuro, partendo da un patrimonio unico sul quale capitalizzare: la nostra identità, la più grande tra le ricchezze, e la più inalienabile”.
L’orto botanico racchiude in sé cinquemila specie botaniche provenienti da tutto il mondo. Per Paolo Inglese, direttore del Sistema Museale dell’Università degli Studi di Palermo: “L’idea è quella di aver costruito il miglio del Genio, un percorso che dal mare arriva alla vecchia facoltà delle scienze in via Archirafi, passando per Villa Giulia, dove incontra la straordinaria architettura palermitana, come quella del Basile, arrivando, infine, a questo nuovo Genio che dialoga con il vecchio Genio del 1768”.
(ITALPRESS).

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