Una scoperta eccezionale nelle terme di San Casciano dei Bagni
Proprio là sotto, dove i villeggianti amano stare ammollo nelle vasche termali colme di acqua dalle antichissime proprietà benefiche, si nascondeva un vero e proprio tesoro.
Nell’antico borgo termale di San Casciano dei Bagni, in provincia di Siena, è stata fatta una scoperta eccezionale: un gigantesco santuario salvifico dedicato al dio Apollo.
È questo il sorprendente risultato della seconda campagna di scavi condotta nell’area del Bagno Grande delle terme libere ottenuto dalla Soprintendenza di Siena, Arezzo e Grosseto in collaborazione con un team internazionale proveniente dalle università di Pisa, Siena, Sassari, Cipro e Dublino che ha partecipato (e tuttora partecipa) allo scavo.
Nel comunicato ufficiale rilasciato all’indomani dell’incredibile scoperta si legge che il gruppo di ricercatori “era pronto a indagare “semplici” strutture termali di età romana, quando lo scavo stratigrafico sta invece portando alla luce un vasto santuario attivo fra il I sec. a.C. e il II sec. d.C., ma con preesistenze etrusche e riusi tardoantichi”.
“Lo scavo ha restituito dei reperti eccezionali”, ha spiegato il direttore degli scavi, Emanuele Mariotti, raggiunto telefonicamente da SiViaggia. “La scoperta del santuario da Apollo si inserisce in un progetto che va avanti da due anni. Il sito di San Casciano era noto da fonti antiquarie e da ritrovamenti sporadici come uno dei più importanti siti termali almeno fino al 1800 sicuramente della Toscana. Gli autori locali che si occupano della zona riportano, almeno fino al 1800, di numerosi edifici romani, acquedotti, grandi muraglie, statue e quant’altro di cui si era persa completamente traccia.
Il progetto nasce dalla volontà del Comune”, racconta Mariotti “di riportare alla luce, per quanto possibile, questo contesto archeologico perché strettamente legato all’attuale sfruttamento delle acque termali. San Casciano ha delle vasche libere e, chi c’è stato, ha sicuramente camminato sui muri antichi. Il progetto ha come finalità la ricostruzione del paesaggio termale storico e il recupero, per quanto possibile, delle antiche vestigia e della loro comprensione, in un’ottica di sviluppo delle terme di San Casciano.
Le ricerche sono state avviate con indagini geofisiche, prospezioni che non intaccano il terreno, ricognizioni, raccolta delle fonti. Ci sono molti reperti importanti conservati nella piscina del Fonteverde Spa (uno dei più bei resort d’Italia, del Gruppo IHC, ndr) dove c’è un’altra sorgente importante, con delle iscrizioni, una statua di Venere di epoca romana e altri reperti che, si sa, provenivano in gran parte dal sito del Bagno Grande, cioè esattamente dai vasconi liberi e dalla sorgente principale. Quindi, noi, dopo tutta una serie di indagini preliminari, con una strategia precisa e degli obiettivi precisi, abbiamo individuato, già l’anno scorso, un piccolo sito dove scavare e quest’anno ci siamo spostati accanto alle vasche e, avendo individuato l’aerea che ci poteva interessare, lo scavo ha restituito dei ritrovamenti eccezionali, perché di questo si tratta”.
Ci siamo fatti spiegare dal direttore perché è così importante questo ritrovamento. “Ci sono strutture che vanno dal I secolo a.C. al II secolo d.C. e, in particolare, negli ultimissimi giorni di scavo abbiamo messo in luce, in maniera mirata perché ci siamo accorti di quello che stava uscendo, un basamento in grandi lastre, un recinto sacro di quella che poteva essere una vasca, una piccola ara, colonne spezzate e, all’ultimo tuffo, nell’ultimo quarto d’ora, abbiamo recuperato anche un’iscrizione importantissima che è simile ad altre due iscrizioni già note che vengono da quell’area ed è dedicata al Dio Apollo per la guarigione di un’importante signora del luogo ed è dedicata al dio come ringraziamento per averla fatta guarire. Quindi abbiamo tutta una serie di prove che ci indicano che quello possa essere un santuario dedicato ad Apollo”.
Avete letto bene: tuffo. Ci siamo fatti spiegare meglio. “L’acqua a San Casciano dei Bagni è consustanziale a tu ciò che si fa ed è l’essenza stessa anche se può sembrare un problema. Noi abbiamo scavato nel fango e nell’acqua perché sotto il santuario di Apollo c’è una sorgente di acqua fredda a 26°C che era sostanzialmente perduta, mentre a pochi metri ci sono le vasche di acque calde a 42°C. Ciò ha reso tutto più significativo perché fa parte del luogo, la cosa straordinaria è che le strutture sono ancora vive. Se riportassimo tutto in luce potrebbe anche essere fruibile, ma a questo penseranno la Sovrintendenza e il Comune. L’obiettivo è comunque farla fruire al pubblico quanto prima, anche solo visivamente e quindi godere delle terme che ci sono nel contesto storico-archeologico di un paesaggio termale storico”.
Ecco cosa dobbiamo aspettarci per il prossimo futuro, quindi: “Lo scavo è stato molto breve e con poche persone causa Covid e nel rispetto delle regole, però ha restituito una scoperta eccezionale per il contesto perché, quello che era noto per dicerie e da scritti di autori del ‘600, del ‘700 finalmente lo abbiamo toccato con mano con un progetto scientifico di scavo e di ricognizione. Lo scavo andrà avanti e ci sarà sicuramente, in tempi brevissimi, un progetto da parte del Comune per valorizzare e restaurare l’area, in accordo con la Sovrintendenza e il Comitato scientifico. È importante ricordarlo perché è un caso unico in Italia che un Comune sostenga e abbia un piano ben preciso e che sia stato creato un Comitato scientifico apposta per coadiuvare e coinvolgere più studiosi possibili”.
Infatti, sul proprio profilo Facebook, il Sindaco di San Casciano dei Bagni, Agnese Carletti ha commentato: “La ricerca delle antiche terme dedicate ad Apollo non è più solo un sogno ma una realtà che crea delle opportunità incredibili”.
Entusiasta del ritrovamento anche l’ex Sindaco di San Casciano, Franco Picchieri, che da sempre è appassionato di archeologia e che, una volta terminato il proprio mandato, ha costituito l’associazione Eutiche che si occupa di studi archeologici. “Il cippo attesta che il tempio era dedicato ad Apollo ed è la conferma che queste terme erano conosciute prima di Cristo, perché ha un’iscrizione in latino”, ha raccontato a SiViaggia. “Alcuni rinvenimenti c’erano stati in passato ed risalenti al periodo Romano, ma non di queste dimensioni né di questa importanza. Forse l’area faceva parte di un impianto dedicato ad Apollo e di un insediamento importante. Dimostra che qui c’era una grossa presenza di una struttura importante”.
Chi visita San Casciano dei Bagni oggi, oltre a immergersi nelle vasche termali, dovrebbe visitare anche il bellissimo borgo. “I turisti possono già oggi visitare il museo sotto il Palazzo Comunale, le Stanze Cassianensi”, ha consigliato Picchieri “ospitano i ritrovamenti di origine etrusca e romana fatti negli ultimi 15 anni”.
L’hotel Fonteverde di San Casciano è circondato da siti archeologici e Picchieri ha ricordato che ne contiene anche al proprio interno. “Ci sono dei reperti custoditi nel corridoio che porta dall’hotel alle piscine del Fonteverde”, ha spiegato. “C’è uno slargo dove sono stati posizionati dei ritrovamenti fatti durante la realizzazione dell’hotel”. Questi ultimi, per il momento, sono accessibili solo agli ospiti dell’hotel o della spa che, forse, ora che lo sanno, prima del trattamento di bellezza o di un bagno rilassante nelle piscine termali (queste, private) si soffermeranno a osservarli con maggiore interesse.
La felice combinazione di acqua termale e di contesto paesaggistico ha dato fama al territorio di San Casciano sin dalla preistoria, favorito anche dalla posizione centrale, lambito com’è dalle arterie viarie della Cassia consolare romana e della Via Francigena.
Il borgo è caratterizzato dal Castello Turrito, edificato solo nel 1911, e di proprietà privata, ma con il suo aspetto imponente e medievale, caratterizza tutto il paese. Il monumento più antico – almeno fino a questo nuovo ritrovamento – è alle porte del centro termale ed è il Tempietto Pagano che risale al IV sec., dedicato alla dea della salute Igea.
Il dedalo di stradine del borgo storico, d’impianto medievale con resti della cinta muraria, ruota attorno alla collegiata di S. Leonardo e al suo campanile. L’arrivo sulla piazza principale permette di godere di un panorama mozzafiato sulla valle dove sgorgano le numerose sorgenti termali, sulle dolci colline della Val d’Orcia e della Valdichiana e, in lontananza, sulla Val di Paglia.
Gli scavi archeologici a San Casciano dei Bagni @Sancascianoliving