Università Palermo, Micari “certificata crescita dell’Ateneo”

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PALERMO (ITALPRESS) – “Le valutazioni del Censis certificano la continua crescita dell’Università degli Studi di Palermo”. Così il rettore, Fabrizio Micari, commenta i dati della classifica Censis delle Università italiane.
“Si registra infatti – aggiunge – una crescita di ben cinque punti nella media complessiva rispetto all’anno precedente, risultato che fa guadagnare una posizione al nostro Ateneo. Tutti gli indicatori strettamente collegati all’azione ed alle strategie di UniPa raggiungono ottimi risultati”.
“Abbiamo infatti ottenuto – sottolinea Micari – un punteggio molto positivo per quanto riguarda i servizi, sulla cui qualità stiamo da tempo perseguendo un continuo miglioramento ponendo al centro il sostegno e l’attenzione ai nostri studenti e ai loro bisogni, e per quanto riguarda le strutture, segnale dei considerevoli investimenti fatti per gli ambienti di studio, come aule, biblioteche e laboratori didattici, rendendoli sempre più confortevoli e attrezzati. Molto importanti sono anche i punteggi in comunicazione e servizi digitali, elementi basilari nel periodo del lockdown, e in internazionalizzazione, frutto dell’incremento delle lauree a doppio titolo, di altri progetti con Atenei europei e non, e dell’aumento dell’attrattività di UniPa nei confronti degli studenti stranieri. A fronte di questi dati positivi – continua – bisogna puntare con le altre istituzioni e le imprese sull’occupabilità, il cui punteggio sottolinea la necessità di perseguire nuove politiche di crescita e di sviluppo economico, mirate alla creazione di lavoro qualificato per i nostri laureati, che sono in possesso di una solida preparazione che contribuisce in maniera decisiva sulle loro competenze e professionalità”.
“Il Censis – evidenzia Micari – posiziona UniPa al dodicesimo posto tra i grandi Atenei statali, che hanno tra i 20 mila e i 40 mila studenti, categoria in cui il nostro Ateneo viene collocato seppure abbia un totale di 42 mila iscritti perchè il numero degli studenti part-time, pari a 4400, viene conteggiato al 50%. Con l’elevato punteggio medio raggiunto la nostra Università, inserita nella classifica che le compete, quella dei mega Atenei, si posizionerebbe al sesto posto davanti a prestigiose Università del Nord Italia, come Milano e Torino, e del Sud, come Bari, Catania e Napoli Federico II. Questi dati, insieme ad una crescita del numero delle matricole negli ultimi anni pari al 33%, ci premiano inquadrando il profilo di una realtà universitaria stabile, solida e competitiva. Un Ateneo che fa il suo dovere – conclude il Rettore – andando incontro alle esigenze degli studenti con un’offerta formativa sempre più ampia e il sostegno al diritto allo studio con l’allargamento della no tax area fino a 25 mila euro di reddito Isee”.
(ITALPRESS).

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