Uno studio di Astrofisica dell’Ateneo di Palermo su Nature Astronomy
PALERMO (ITALPRESS) – Un articolo su uno studio condotto
nell’ambito dell’astrofisica sui ‘nanobrillamentì, a cui
partecipa Fabio Reale, ordinario del Dipartimento di Fisica e
Chimica “Emilio Segrè” dell’Università degli Studi di Palermo,
è stato pubblicato sulla rivista Nature Astronomy. Lo studio
mostra le prove, a lungo cercate, della presenza di piccole
esplosioni di origine magnetica sul Sole, dette ‘nanobrillamentì
perchè miliardi di volte meno energetici dei grandi brillamenti
solari, e tuttavia molto più numerosi e rapidi, tanto da poter
essere responsabili del misterioso riscaldamento a milioni di
gradi della corona solare. I nanobrillamenti, già proposti negli
anni ’80 dal fisico solare E. N. Parker, non si possono ad oggi
osservare direttamente. La loro presenza è provata da piccoli
getti, rilevati in questo studio, che sono previsti dalla teoria,
e confermate da simulazioni magnetoidrodinamiche dettagliate, come
prodotto diretto della cosiddetta “riconnessione magnetica”, che
avviene quando il campo magnetico, sottoposto a grande stress, si
ricompone, liberando energia esplosivamente. Questi getti sono
stati rilevati in osservazioni del bordo solare da telescopi e
spettrometri su due missioni spaziali in particolare, Solar
Dynamics Observatory e Interface Region Imaging Spectrograph.
Questo studio consolida le conoscenze sul riscaldamento della
corona solare e getta nuova luce sui meccanismi di interazione tra il gas ionizzato e il campo magnetico.
Lo studio è frutto della collaborazione tra ricercatori della
Northumbria University (UK), Harvard-Smithsonian Center for
Astrophysics (USA), University of St. Andrews (UK), Università di Palermo e INAF-Osservatorio Astronomico di Palermo. Il contributo italiano ha riguardato in particolare il supporto alla messa a punto delle simulazioni magnetoidrodinamiche tramite un modello numerico molto avanzato, su cui il gruppo ha decenni di esperienza.
(ITALPRESS).