Vacanze in Spagna, Grecia, Malta e Croazia: cosa fare al ritorno

Condividi
Tempo di Lettura: 2 minuti

Nuova stretta sui controlli per chi è di ritorno da un viaggio in Croazia, Grecia, Malta e Spagna. I viaggiatori che hanno progettato una vacanza qui al ritorno dovranno, dunque, sottoporsi al test molecolare o antigenico, da effettuarsi con tampone entro 48 ore dall’ingresso.

È quanto stabilisce la nuova ordinanza, firmata poco prima del Ferragosto, dal ministro della Salute Roberto Speranza, in cui vengono stabilite nuove norme per assicurare la sicurezza sanitaria nel nostro Paese.

Dopo il lockdown e lo stop al turismo durato mesi a causa dell’epidemia globale, l’Italia e alcuni Paesi dell’Europa hanno consentito di nuovo viaggi e vacanze. Da inizio giugno, in particolare, sono stati riaperti i confini per i voli europei e gli italiani ed altri stranieri che rientravano in una lista di “Paesi amici”, hanno potuto riprendere a viaggiare. In tutti questi mesi le regole non sono mai mancate, con decreti e ordinanze contenenti diverse restrizioni e test (anche da eseguire agli aeroporti prima dell’imbarco). Il Ministero, infatti, in collaborazione con i ministri di altri Paesi europei (e non solo) ha sempre lavorato per la sicurezza delle persone e per cercare di contenere il virus.

Ad agosto, però, il numero dei casi di persone che hanno contratto il Covid-19 è salito, soprattutto per i turisti italiani che hanno scelto per le proprie vacanze una meta come la Croazia, la Grecia, Malta o la Spagna. Per questo si è resa necessaria una nuova ordinanza nazionale per controllare chiunque ritorni dai quattro Paesi mediterranei più a rischio in questo momento.

Il turista italiano di ritorno da uno di questi quattro Paesi, dunque, ha davanti a sé due soluzioni. La prima, è quella di sottoporsi al tampone 72 ore prima di partire, presentando i risultati negativi all’imbarco. La seconda, invece, come già anticipato, è effettuare il tampone entro 48 ore dall’ingresso nel territorio italiano, nell’azienda sanitaria di riferimento. Nei giorni d’attesa, contando anche quelli per il risultato, però, la persona dovrà isolarsi in casa, senza uscire ed non avere contatti con altre persone.

In ogni caso ad oggi chi è stato recentemente in Croazia, Grecia, Malta e Spagna dovrà comunicare immediatamente il proprio rientro nel territorio nazionale al Dipartimento di prevenzione dell’azienda sanitaria competente per la propria zona. Le regole della nuova ordinanza, salvo diverse indicazioni, rimarranno in vigore fino al 7 settembre.

Nella lista non rientra la Francia, nonostante presenti un alto numero di contagi. Questo è possibile perché nel Paese d’Oltralpe viene effettuato un tampone rapido con risultati pronti in 20 minuti che permettono di capire subito quali viaggiatori sono a rischio e quali no.

Come abbiamo detto si tratta di misure che lo Stato italiano reputa necessarie al fine di contenere il virus. Si pensi che altri Paesi europei, come per esempio la Finlandia, non solo impongono la quarantena dai Paesi considerati a rischio, ma prevedono anche punizioni severe – come il carcere di 3 mesi – per chi non rispetta le regole.

E chi arriva dagli Stati extra Schenghen? Per ora le regole non sono cambiate e sono ancora in vigore le stesse dei mesi precedenti.

da Si Viaggia

Loading