Venduta anche l’isola Gallinara: acquistata da un magnate ucraino per più di 10 milioni di euro
L’isola Gallinara, così chiamata per via delle galline selvatiche che la abitavano nell’antichità, è stata venduta a un magnate ucraino per più di 10 milioni di euro.
Un tempo l’isola ligure, famosa per la sua forma a testuggine e importante riserva naturale, fu rifugio di santi e Papi, passò poi in mano al Vaticano e successivamente a banchieri e industriali. Ultimo acquirente la società di Montecarlo, la Galinette, di proprietà dell’ucraino Olexandr Boguslayev.
Il magnate è figlio di un politico e industriale famoso, Vyacheslav Boguslayev, che nel suo paese gestisce la Motor Sich, produttrice internazionale di motori per aerei, missili ed elicotteri.
Dicevamo che in passato l’isola fu del Vaticano, sede fra l’altro di un’abbazia benedettina, nonché rifugio di santi e di Papi in epoca medievale. La privatizzazione risale a metà ‘800 dopo l’acquisto da parte del banchiere Leonardo Gastaldi.
Successivamente passò ad altre ricche famiglie fino agli ultimi 9 proprietari piemontesi e liguri che l’hanno venduta al magnate ucraino.
Non è la prima volta che un’isola italiana viene venduta, basti pensare all’Isola delle Femmine e all’Isola di Santa Maria, messe in vendita su siti immobiliari specializzati. Ma fa sempre un certo effetto constatare che questi gioielli naturali vengono trattati come oggetti.
A suo tempo, il coordinatore nazionale dei Verdi Angelo Bonelli aveva protestato con il ministero dell’Ambiente e il ministero dei Beni Culturali affinché intervenissero per tutelare le isole. Il timore del coordinatore era che i proprietari, una volta acquistate, potessero farne un po’ ciò che volevano, contravvenendo a eventuali limiti e regole di salvaguardia ambientale. Ci auguriamo che non accada e che le isole vengano tutelate adeguatamente!
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