Vergassola racconta “Storie vere di un mondo immaginario”

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ROMA (ITALPRESS) – Cinque storie (più una) per raccontare le Cinque Terre. Lo stile è quello ironico e dissacrante di Dario Vergassola che in “Storie vere di un mondo immaginario. Cinque racconti delle Cinque Terre” (edito da Baldini+Castoldi) trasforma totani, polipi e sirene nei suoi protagonisti di racconti di delicata ironia, struggente tenerezza, comici e malinconici allo stesso tempo.
“Un libretto di favole anche per adulti oltre che per bimbi, perché l’immaginario è di tutti. Ogni paese ha un suo animaletto marino e si narra questa storia che ha un po’ di ecologia ma soprattutto sono cose fantastiche”, spiega all’Italpress l’autore a margine della presentazione del libro presso la libreria Libraccio di Roma moderata, tra scherzi e battute, dall’amico Mario Tozzi.
Un libro che nasce dalla mancanza di una narrazione di quei territori, ben noti allo spezzino Vergassola. “La gente da tutto il mondo va a vedere le Cinque Terre ma non si sa cosa raccontare quando la gente arriva lì. Basta la bellezza, come nel mio caso e basta guardarmi, ma queste piccole storie quando uno arriva le sente più sue”, ha aggiunto. Una bellezza che si concretizza proprio nel suo essere intatta e immutata nel tempo.
Al racconto del territorio si affiancano anche tematiche importanti come quella dell’ecologia e dell’inquinamento “che oramai sembra una cosa lontana, perché prima c’è il Covid, poi una guerra e poi un’altra cosa e nessuno torna mai sui propri passi e sulle indicazioni di Greta, quando in realtà c’è un problema serio ed è quello”.
L’ultimo racconto, svela l’autore, è fatto un po’ per i ragazzi “per raccontare cosa succede quando un pesce, quando lo compri, ti parla”. Del resto, “se leggete e credete da una vita all’Odissea che parla di mostri e ciclopi, perché non potete credere a me quando racconto di un pesce che parla? Perché vengo da La Spezia?”, conclude ridendo.
(ITALPRESS).

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