Via dei Coronari a Roma tra le 10 strade più belle al mondo

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Tra le dieci strade più belle del mondo secondo Architectural Digest, una rivista di arredamento e architettura, c’è anche una vita italiana: via dei Coronari a Roma che un tempo, era percorsa dai pellegrini che andavano a San Pietro.

Via dei Coronari che, deve il suo nome ai venditori di oggetti sacri e corone religiose che c’erano lungo i 500 metri, è una delle strade più belle di Roma grazie ai suoi edifici Rinascimentali e i suoi colori caratteristici. La sua origine è però di età medievale, all’epoca si chiamava Via Recta, perché una delle poche ad andamento regolare. Qui ci abitavano soprattutto famiglie nobili che riuscirono a costruire le case grazie al consenso papale e oggi si possono ammirare ancora da vicolo del Curato fino a via Sant’Agostino.

Una via considerata bellissima proprio perché percorrendola si possono respirare epoche diverse. Ad esempio, nel 1500 la strada era stata divisa in due parti: la Scorticlaria perché ospitava tanti venditori di cuoio, e l’altra Immagine di Ponte, per via dell’edicola sacra realizzata da Antonio da Sangallo il Giovane, con un’immagine che rappresentava l’Incoronazione della Vergine. Via dei Coronari ha ispirato ed ospitato molteplici set cinematografici, diventando anche protagonista in “Gli Innamorati”, film commedia del 1955 di Mauro Bolognini con Gino Cervi e Nino Manfredi, “Chi si Ferma è perduto”,un film degli anni ’60 con Totò e Peppino de Filippo. Tra le pellicole più recenti “Ogni maledetto Natale” un film del 2014 di Luca Vendruscolo, Giacomo Ciarrapico, Mattia Torre con Alessandra Mastronardi e Corrado Guzzanti.

A via dei Coronari sono legate anche delle storie. Si narra, infatti, che qui lavorassero Imperia e Fiammetta, due cortigiane famose e belle vissute durante il Rinascimento. Due donne cantate da poeti e immortalate da artisti, sogno di pellegrini e viandanti. Si dice così che Fiammetta fu l’amante di Cesare Borgia, figlio illegittimo di papa Alessandro VI e di Vannozza Cattanei, uno dei principi più sanguinari della storia d’Italia.

Tra le altre vie della classifica di “Architectural Digest”, troviamo Jinli, la via dello shopping di Chengdu, in Cina, piena di lanterne rosse e insegne che risalgono ai ai tempi della dinastia Qing; c’è poi Lombard Street di San Francisco, progettata nel 1922 per rallentare il traffico della città californiana. Ancora Caminito, la via più colorata della capitale argentina, la Tetsugaku No Michi che si estende per due chilometri a Kyoto ed è fiancheggiata da alberi di ciliegio. In Messico, via di Almada di San Miguel de Allende, eletta nel 2013 come la migliore strada del mondo, in Portogallo Agueda e in Marocco le strade di Chefchaouen, famose per i loro caratteristici muri colorati di blu. Calleja de las flores a Cordoba, in Spagna, è una via tipica dell’Andalusia, con i suoi numerosi fiori e le pareti imbiancate. Infine, troviamo una strada di Ballymoney in Irlanda del Nord: Bregagh Road, uno dei luoghi più fotografati del paese perché proprio lì sono state ambientate alcune scene de ‘Il Trono di Spade’.

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