Viaggio a Hierapolis, la “Porta dell’Inferno”
Un immenso castello di cotone bianco con acque termali benefiche e leggende misteriose. La città di Hierapolis sorge in cima alle cascate termali del parco naturale di Pamukkale, nella Turchia sud occidentale. Ogni anno milioni di visitatori scoprono questa perla antichissima e ricca di storia.
Hierapolis, il castello di cotone
Pamukkale è tra i luoghi più noti e spettacolari dell’intera Turchia: un’enorme formazione rocciosa bianca che dirada sul fondovalle, formando centinaia di pozze di acqua turchese, quasi fosse il ricamo di un abito bianco. Proprio qui, sulla sommità della collina di Pamukkale, troviamo Hierapolis, una delle città più importanti dell’antica Asia Minore. Il sito archeologico, oggi visitabile, con la candida collina di calcare depositato dalle acque nel corso di 400.000 anni dallo sgorgare delle sorgenti minerali, è stato inserito tra i Patrimoni dell’Umanità Unesco nel 1988. Hierapolis fu fondata dai re Attalidi di Pergamo alla fine del II secolo a.C. prima di essere conquistata dai romani nel 133 d.C. Proprio sotto il dominio romano divenne un fiorente centro termale. Quanto la città fosse importante durante l’impero romano, è ben evidente nelle magnifiche rovine in travertino della città antica: l’imponente porta d’ingresso, la strada principale colonnata lunga un chilometro, e l’anfiteatro.
Cosa vedere a Hierapolis
Oggi Hierapolis è una delle mete turistiche più visitate in Turchia, con circa 1,5 milioni di visitatori l’anno che si recano qui per ammirare le rovine dell’età Classica e le cascate di Pamukkale. I resti della città sacra occupano quasi tutta la collina. Qui si trovano l’agora commerciale, la porta di Frontino, due grandi ninfei pubblici, il magnifico anfiteatro che oggi, dopo il restauro, può ancora ospitare 7.000 spettatori, e la necropoli. Si passeggia tra la storia, tra i resti della cattedrale dell’antica Hierapolis, con il battistero, la basilica a pilastri e sulla collina orientale, il martyrion di San Filippo apostolo.
Le acque termali: piscine abbracciate dalla storia
Le maggiori attrazioni turistiche, in questo sito di rara bellezza, sono rappresentate dalle dune calcaree e dalle calde acque termali che sgorgano in mezzo alle rovine. Oltre ai famosi terrazzi bianchi con le piscine naturali di acqua calda minerale di Pamukkale è possibile fare un bagno alle terme, in una piscina abbracciata dalla storia. Nuotare in mezzo alle antiche rovine, nell’acqua minerale a 35 gradi, è un’esperienza emozionante e molto suggestiva. Sono proprio le acque termali, secondo i diversi studiosi che si sono avvicendati alla scoperta di Hierapolis, la ragione per la quale la città è stata fondata.
La leggenda misteriosa della “Porta dell’Inferno”
Hierapolis era conosciuta in tutto il mondo romano, non solo per la sua importanza commerciale e per le sue acque potenzialmente curative, bensì per le storie tragiche che si raccontavano e tramandavano. Si diceva che fosse la posizione di una “Porta dell’Inferno“, un portale per gli inferi dove il respiro tossico di un Cerbero a tre teste uccidesse vittime ignare del tremendo destino, come sacrificio al dio Plutone. Negli scritti di Plinio il Vecchio e del greco Strabone, questi sacrifici venivano descritti come uno spettacolo terrificante. La ragione sta nell’elevata concentrazione di anidride carbonica attorno ad un’area del santuario: una corrente d’acqua carica di minerali e di gas nocivi corre proprio sotto il centro della città e nel Ploutonion, la leggendaria arena di Hierapolis. Oggi il Ploutonion è murato ed è possibile visitarlo a distanza, su una passerella intorno al sito, che consente di ammirare le antiche rovine senza avvicinarsi troppo alla fonte del gas mortale.