Viaggio a Sutrio, antico borgo montano del Friuli
Il Friuli Venezia Giulia ospita alcuni tra i borghi più suggestivi d’Italia, tra i quali merita una menzione anche Sutrio. Questa cittadina è storicamente conosciuta per l’abilità dei suoi artigiani nella lavorazione e nell’intaglio del legno oltre che per le suggestive stradine e palazzi che la caratterizzano. State progettando una visita in questo magico luogo? Vi portiamo alla scoperta di Sutrio.
Alla scoperta di Sutrio e come arrivare
Sutrio sorge nella valle del But, in Carnia, alla destra del fiume che dà il nome alla regione. Oltre all’omonimo capoluogo, il comune conta anche le frazioni di Nojaris, Priola e Zoncolan. Sutrio è uno degli insediamenti umani più antichi di tutta la Carnia, ed era già noto in età medievale per la presenza di un castello sul colle di Ognissanti, location cui oggi sorge l’omonima chiesa edificata dall’architetto Francesco Schiavi di Tolmezzo. Oggi è un’apprezzata località turistica tanto d’estate che per gli sport invernali.
Sutrio si può raggiungere abbastanza agevolmente in automobile, vista la presenza dell’ Autostrada A23 Palmanova-Udine-Tarvisio. L’uscita più vicina è quella di Carnia/Tolmezzo. La stazione ferroviaria più prossima è invece situata nella città di Udine, che dista circa 70 km. Infine, gli aeroporti più vicini sono quelli di Venezia Marco Polo (180 Km circa), Trieste (100 Km circa) e Treviso (170 Km circa).
Cosa vedere a Sutrio
Sutrio è particolarmente nota per le botteghe di artigiani del legno che affollano il suo centro. Tra le attrazioni c’è senza dubbio il Presepe di Teno, un’opera interamente intagliata a mano nel legno, in cui le figure a grandezza naturale si integrano perfettamente nel paesaggio e tra le vie di Sutrio. Questo presepe prende il nome dal suo paziente creatore, il maestro artigiano Gaudenzio Straulino, per tutti Teno, scomparso nel 1988 dopo aver lavorato alle sue sculture per oltre 30 anni.
Passeggiando in centro si ha inoltre la possibilità di scorgere angoli tipici dell’architettura carnica, come edifici con corti ed archi o finestre ricche di gerani. Ancor più particolati sono le case dei “cramars”, i venditori di stoffe e spezie che varcavano i confini della Carnia per commerciare i loro prodotti all’estero. Le loro abitazioni si riconoscono ancora in quanto portano incisa sulla chiave di volta del portale d’ingresso la croce di Mercurio o quaternario, simbolo del commercio.
Gli eventi a Sutrio e cosa mangiare
Se state progettando una visita a Sutrio o nella zona della Carnia vi consigliamo di prenotare il biglietto nel mese di settembre o nel periodo natalizio, ovvero in concomitanza con due importanti eventi che l’hanno resa celebre nel mondo. Nell’ultima settimana di settembre, infatti, si tiene “La magia del legno”, importante festival che porta i visitatori in un viaggio indietro nel tempo: ovunque si possono vedere artisti intenti a completare le loro opere, donne che lavorano a maglia, che filano la lana, che preparano la tradizionale polenta. A dicembre, invece, l’appuntamento è con “Borghi e presepi”, una rassegna che vede l’esposizione di numerose scene della natività lungo le vie e nei cortili del borgo.
Meno famosa, ma altrettanto suggestiva, è “Fasìn la mede – festa del fieno”, che si tiene l’ultima domenica di luglio. Durante il Festival si rievocano i lavori della fienagione sul Monte Zoncolan: i “setors” (gli uomini) falciano l’erba e “las vores” (le donne) costruiscono “las Medes” , ovvero dei grandi covoni di fieno.Vi consigliamo di arricchire il vostro soggiorno a Sutrio sostando in una delle tipiche osterie di cucina carnica del posto. I piatti della tradizione sono genuini e naturali: a farla da padroni sono carne, funghi, polenta e affettati. Accompagnati da un buon vino locale vi faranno assaporare i gusti unici di questa terra.
Nei dintorni di Sutrio
Se avete diversi giorni a vostra disposizione, potete concedervi anche qualche escursione. Sutrio sorge infatti a pochi km di distanza da Zoncolan, rinomata località sciistica che nel periodo invernale ospita un esteso comprensorio con oltre 22km di piste in cui sciare o dedicarsi allo snowboard. In estate, invece, potete concedervi una piacevole escursione all’ anello del Monte Tamai. Qui sono infatti ancora ben conservate le casere, le tipiche strutture di legno in cui i pastori, che portavano le mucche al pascolo in estate in questi luoghi, si fermavano per riposare.