VIDEO | A Roma iniziato lo sgombero dell’insediamento abusivo al Foro Italico
- Mirko Gabriele Narducci
- 11/08/2020
- Lazio, Roma
- m.narducci@agenziadire.com
Associazione 21 luglio: "Illegale, pronti a ricorso" Share on facebook Share on twitter Share on whatsapp Share on email Share on print
ROMA – A Roma questa mattina sono partite le operazioni di sgombero dell’insediamento abusivo collocato in via del Foro Italico 531. La Polizia Locale ha provveduto a rimuovere bombole, allacci abusivi e baracche. Sul posto è presente la Sala Operativa Sociale che sta formulando proposte di presa in carico presso il circuito di accoglienza capitolino a tutte le fragilità presenti, mentre una soluzione permanente verrà loro assicurata in poche settimane. Garantito specifico supporto anche agli animali presenti, cani e gatti, tramite un’apposita unità a tutela del loro benessere. Lo riferisce in una nota il Campidoglio. “Le operazioni sono mirate a ripristinare un’adeguata condizione di salute pubblica e di legalità. Nell’area- spiega il delegato alla Sicurezza della sindaca, Marco Cardilli- insiste infatti un’enorme discarica che rappresenta una forte minaccia ambientale per tutte le persone presenti nell’area e per i cittadini che abitano nel quartiere. A breve Ama inizierà gli interventi di bonifica della discarica, mettendo fine a una situazione di estrema pericolosità”.
GLI ABITANTI: ” IL COMUNE CI MANDA PER STRADA SENZA ALTERNATIVE”
“Sono 30 anni che abito qui, avevo 5 anni quando sono arrivata e ora ne ho 35. Ho la residenza, abbiamo acqua e luce che pagavamo, poi ce l’hanno tolta perché uno o due non pagavano. C’è la scolarizzazione ma in tutto questo il Comune dice che non sapeva nulla: io però ho qui il censimento del ’97”. Lo ha detto Giuliana, una delle abitanti del campo nomadi di via del Foro Italico, dopo lo sgombero di stamattina. Adesso, ha spiegato, “non so dove andrò, penso che dormirò qui in mezzo alla strada: non pensano ai bambini, noi siamo esseri umani”. E per quanto riguarda le soluzioni abitative alternative che il Campidoglio si è impegnato a fornire: “Finora non ci hanno offerto nulla, vedremo: altrimenti prenderò il letto e mi metterò a dormire sulla tangenziale”.
CARDILLI: “AGLI OCCUPANTI PROPOSTE ANCHE CASE”
“La criticità principale è l’immensa discarica che c’è alle spalle del campo e che ovviamente rappresenta un pericolo sia per le persone che risiedevano all’interno dell’insediamento ma anche per tutto quanto il quartiere. Le operazioni successive consisteranno essenzialmente nella rimozione dei rifiuti: ci vorrà qualche giorno ma cominceremo subito i lavori”. Lo ha detto all’agenzia Dire il delegato alla Sicurezza di Roma Capitale, Marco Cardilli, a margine dello sgombero dell’insediamento abusivo di via del Foro Italico. E per quanto riguarda gli abitanti del campo? “Gli occupanti hanno ricevuto delle proposte alternative- ha spiegato Cardilli- a breve ci sarà anche la disponibilità di appartamenti messi a disposizione dei Servizi sociali municipali e la questione sarà risolta”.
21 LUGLIO: “FORO ITALICO SGOMBERO ILLEGALE, PRONTI AL RICORSO”
“Questo sgombero è il volto del Piano rom della Giunta Raggi. Questo è un insediamento formale, abitato fino ad aprile da 256 persone: oggi ne sono rimaste solamente 12 alle quali il Comune, attualmente, non ha offerto alcuna soluzione abitativa alternativa. È uno sgombero totalmente illegale perché va contro le convenzioni internazionali ma soprattutto va contro la legge del 17 marzo 2020 che fa una moratoria degli sgomberi su tutto il territorio nazionale fino al 31 dicembre 2020. Una manifestazione di forza contro persone deboli e una gravissima violazione di diritti”. Lo ha detto all’agenzia Dire il presidente dall’Associazione 21 Luglio, Carlo Stasolla, presente con i suoi volontari insieme ad Amnesty International durante lo sgombero dell’insediamento di via del Foro Italico. Per quanto riguarda i residenti “stiamo seguendo le persone che sono rimaste e cercheremo di capire che tipo di soluzioni ci saranno e se il Comune le offrirà”.
La 21 Luglio intanto sta vagliando la possibilità di agire per via giudiziaria: “Stiamo valutando anche azioni legali a fronte della mancata osservanza della legge nazionale, visto che 240 persone oggi si sono sparse sul territorio romano quando la normativa vuole evitare proprio questo per questioni di emergenza sanitaria”. Finora, ha spiegato Stasolla, “alle persone non è stata offerta alcuna alternativa, mentre gli animali sono già stati presi in custodia: attenderemo, ma già possiamo anticipare che se si ipotizzerà come al solito la separazione dei nuclei, per queste persone sarà inaccettabile”. Intanto nel campo “sono rimaste solo 12 persone, le altre 241 sono andate via nell’ultimo mese, gli ultimi stamattina alle 5”. E se a inizio anno “secondo la Prefettura a Roma c’erano 2.000 persone in 338 insediamenti informali, oggi c’è un aumento di 245 persone: questo è l’esito finale di questa azione. È molto grave perché questo, checché ne dica il Comune, è un insediamento formale: ci sono bagni chimici, acqua e progetti di scolarizzazione, le persone hanno la residenza e stanno qui dal ’91”. Per la 21 Luglio, ha concluso il presidente, “questo è a tutti gli effetti il primo gesto di Raggi candidata sindaca: il pugno di ferro contro i deboli, con circa 120 agenti dispiegati a fronte di 12 persone presenti”.
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