VIDEO | Anche a Pesaro in piazza contro il governo, gli esercenti: “O lavoro o risorse adeguate”

Condividi
Tempo di Lettura: 2 minuti

"Siamo per la legalità assoluta, ma la tensione tra imprenditori è forte"

Share on facebook

Share on twitter

Share on whatsapp

Share on email

Share on print

PESARO – Sono scesi in piazza per esprimere la propria contrarietà all’ultimo Dpcm varato dal Governo Conte. Tra loro ristoratori, esercenti, agenzie di viaggio, operatori della cultura, gestori di palestre, piscine e scuole di danze che si sono dati appuntamento questa mattina in piazza del Popolo a Pesaro per partecipare alla manifestazione indetta da Confcommercio e Fipe nel rispetto delle norme sul distanziamento e sull’utilizzo delle mascherine. Esponevano striscioni come ‘Con-Te alla rovina’, ‘Se chiudere è un diritto non pagare le tasse è un dovere’ o ‘Il covid non chiude alle 18’ e, dopo un minuto di silenzio per le attività che rischiano il fallimento, hanno strappato sotto la sede del Municipio i cartelli con scritto ‘Tasse’.

LEGGI ANCHE: Alta tensione nel governo, Conte convoca la maggioranza. Italia Viva: “Rivedere Dpcm”

“Siamo qui per protestare perché l’unica cosa che chiediamo è di lavorare– spiega il presidente dell’associazione dei Ristoratori di Confcommercio, Mario Di Remigio-. Abbiamo fatto una serie di investimenti da marzo ad oggi per adeguare le nostre attività ed ora arriva questa decisione che ci impedisce di vedere certezze per il futuro ed, in particolare, fino a Natale. Se vogliono chiuderci devono prevedere le adeguate risorse non quelle previste dal decreto Ristori che sono briciole mentre noi abbiamo perso fatturati considerevoli”.

LEGGI ANCHE: Approvato il ‘decreto Ristori’: “Sei settimane di Cig Covid fino al 31 gennaio”

Al termine dell’iniziativa è stato consegnato all’assessore comunale alle Attività produttive, Francesca Frenquellucci, e all’assessore regionale alle Infrastrutture, Francesco Baldelli, un documento contenente le richieste della categoria: dall’esonero dal pagamento delle tasse, dei contributi e delle imposte fino al 31 dicembre, all’istituzione di un fondo perduto da erogare alle aziende proporzionale alle perdite subite, dal ripristino dell’orario di chiusura per i pubblici esercizi alle 24 fino al credito d’imposta per tutti gli affitti e le locazioni proporzionali alle perdite subite e alla calmierazione dei prezzi riguardanti le utenze.

Siamo alla frutta– conclude Di Remigio-. L’unica cosa da fare è che il Governo ci mantenga in maniera dignitosa non con i 600 euro proposti alla prima volta. Da marzo ad oggi abbiamo perso fatturati considerevoli, l’unico momento positivo è stato in estate. Ma adesso, specie nell’entroterra dove si apriva la stagione del tartufo, con la chiusura si perderanno altri fatturati importanti. Ci sarà un danno notevole per l’economia e l’occupazione del territorio”.

Share on facebook

Share on twitter

Share on whatsapp

Share on email

Share on print

Leggi anche:




VIDEO | Anche a Pesaro in piazza contro il governo, gli esercenti: “O lavoro o risorse adeguate”




Stagione venatoria 2020/21, la Giunta regionale approva il Piano annuale per la gestione della Coturnice


CORONAVIRUS_TAMPONE


Coronavirus, la Regione Marche stanzia 1,3 milioni per la ripartenza economica


mirco carloni


Le Marche che si innovano a Smau 2020. Carloni: “Vincere la sfida del cambiamento”




Rifiuti, in arrivo la prima bolletta calcolata in base all’impatto sul clima




Lo Europe Direct Regione Marche al Giro-E a fianco del Giro d’Italia

L'articolo VIDEO | Anche a Pesaro in piazza contro il governo, gli esercenti: “O lavoro o risorse adeguate” proviene da dire.it.

Loading