VIDEO | Cna Roma: “Ristoranti? Regole non certe, più costi per i clienti”

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A dirlo e' il segretario della Cna di Roma, Stefano Di Niola, intervista dall'agenzia di stampa Dire in merito alle prossime riaperture Share on facebook Share on twitter Share on whatsapp Share on email Share on print

ROMA – “In questo momento abbiamo bisogno di far ripartire l’economia del nostro Paese, altrimenti ai drammi gia’ vissuti dovremmo poi gestirne anche altri, molto pesanti. Per questo attendevamo con ansia le prescrizioni dell’Inail che servono per consentire la riapertura in moderata sicurezza per gli imprenditori, i lavoratori e anche per i clienti. Tuttavia, quelle arrivate ieri per gli stabilimenti balneari e per i ristoranti non si avvicinano neanche lontanamente a una modalita’ di possibile gestione dell’attivita’ economica”. A dirlo e’ il segretario della Cna di Roma, Stefano Di Niola, intervista dall’agenzia di stampa Dire in merito alle prossime riaperture.

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Per i ristoranti, per esempio, per ogni cliente dovranno esserci quattro metri quadrati a disposizione. “Dunque- cosi’ Di Niola- per un tavolo da due servono otto metri quadrati e un distanziamento di 2 metri lineari tra un tavolo e un altro. Vuol dire che il ristorante avrebbe una riduzione di circa il 40-50% dei posti disponibili. E questo farebbe lievitare i costi per il cliente in modo pazzesco, perche’ come puo’ un gestore o un proprietario potersi consentire un costo cosi’ altro con cosi’ pochi coperti? Capiamo le esigenze di pulizie, le igienizzazioni e il distanziamento, ma e’ inspiegabile che siano otto metri quadrati per un tavolo da due quando invece si puo’ viaggiare sul treno anche a lunga percorrenza con un metro di distanza tra due persone. Non c’e’ razionalita’“.

E sul fronte dell’abbigliamento? “Le indicazioni dall’Inail non sono ancora arrivate- risponde Di Niola- ma si pone un tema molto rilevante: nel momento in cui si prova un capo e non si acquista, quel capo dovra’ essere sanificato? A quel punto, pero’, non sarebbe piu’ nuovo, perche’ trattato oltre la produzione. La mancanza di indicazioni su questo ci pone in una situazione di attesa. Ma non solo, perche’ c’e’ un altro tema importante: la vendita online. Si parla di controlli nei negozi- dice infine il segretario della Cna di Roma- ma le vendite online, per esempio quelle dall’estero, siamo sicuri che siano controllate?“.

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