VIDEO | Coronavirus e scuola, i rifugiati ‘libri viventi’ vanno online

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ROMA – “Biblioteche viventi” per far capire quanto valgono i diritti, a cominciare da quelli alla salute pubblica, allo studio e alla pace: e’ la proposta, in tempi di pandemia e lezioni online, che l’associazione Generazione Ponti ha presentato ad alcune scuole superiori del torinese. Del progetto riferisce all’agenzia Dire il fondatore Abdullahi Ahmed Abdullahi, originario della Somalia e cittadino del mondo, ideatore a Ventotene del Festival dell’Europa solidale e del Mediterraneo.

“Come giovani con background migratorio ci mettiamo a disposizione dei ragazzi italiani, pensando gia’ a un ‘dopo-epidemia’ e impegnandoci ad aiutarli a prendere appieno coscienza di certi diritti” la premessa. Abdullahi evidenzia che “a causa dell’epidemia di coronavirus oggi vediamo limitati la liberta’ di movimento, il diritto alla salute pubblica e il diritto allo studio”. Da qui la proposta, sostenuta dalla Compagnia di San Paolo e reaalizzata in collaborazione con l’Associazione islamica delle Alpi e Nesta Italia.

“Le ‘biblioteche viventi’ sono persone con storie da raccontare, che hanno visto guerre e carestie nel Corno d’Africa o sono state testimoni della Seconda guerra mondiale qui in Europa” sottolinea il fondatore di Generazione Ponte. L’impegno allora, grazie a rifugiati, nonni e anche narratori con disabilita’, e’ “trasmettere saperi e ritrovare nel racconto del passato elementi che ci rendano tutti piu’ consapevoli, affinche’ nessuno dia i diritti per scontati“.

Abdullahi e’ arrivato in Italia piu’ di dieci anni fa, in fuga dalla guerra civile che teneva in ostaggio la Somalia. Il Festival dell’Europa solidale e del Mediterraneo e’ nato dall’idea di proporre il Manifesto elaborato nel 1941 nell’isola pontina da Altiero Spinelli ed Ernesto Rossi come strumento di cooperazione a beneficio dei Paesi attraversati da conflitti. Il progetto delle “biblioteche viventi” si affianca a un’iniziativa di solidarieta’ sociale, che prevede la consegna di cibo e medicine e il sostegno agli adempimenti scolastici per 60 famiglie del torinese in difficolta’.

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