VIDEO | Coronavirus, Lenzi (Sapienza Roma): “Ora vaccinazioni e una medicina di comunità”

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ROMA – Campagne vaccinali per immunizzare le persone piu’ fragili e una medicina che sia di comunita’. E’ la ricetta perche’ in futuro l’Italia sia pronta davanti a eventuali altre epidemie. A parlarne con la Dire e’ stato Andrea Lenzi, direttore Medicina sperimentale dell’universita’ La Sapienza di Roma, presidente del Comitato nazionale per la Biosicurezza, le Biotecnologie e le Scienze della Vita della Presidenza del Consiglio dei ministri e presidente dell’Health City Institute.

“Io vivo all’interno del policlinico Umberto I di Roma e sono endocrinologo- ha raccontato- ma in questo periodo di emergenza mi sono dovuto ‘riciclare’ e tornare alla mia ‘infanzia’ professionale, quando ero al Pronto soccorso. I miei specializzandi e collaboratori si sono messi a disposizione anche loro per fronteggiare l’emergenza. Anche se non siamo infettivologi, quasi i due terzi degli endocrinologi sono stati impiegati sul campo in tutta Italia.

Abbiamo anche trasformato il modo di fare i controlli, optando per il teleconsulto e arrivando a 3mila teleconsulti e 400 controlli in presenza perche’ indifferibili e urgenti. Adesso bisogna dare delle regole rispetto agli accessi in ospedale, che devono essere contingentati con addetti alla sicurezza e un ingresso unico per il personale e per i pazienti, e un altro per le auto e per il materiale da trasporto. Insomma dovremo organizzarci, ma questa lezione ci ha dato la misura di come alcuni servizi possono essere decentrati e gestiti a distanza”.

In vista della prossima stagione invernale, poi, l’obbligo della vaccinazione antinfluenzale – almeno per certe categorie – aiuterebbe. “Si dovrebbero immunizzare i ‘gruppi’ fragili, come le persone da una certa eta’ in poi, o affette da malattie genetiche- ha detto Lenzi- Penso pero’ anche ai bambini. E magari anche chi lavora in situazione di comunita’. Lo svantaggio per il vaccino influenzale, oltretutto, e’ pari a zero. Anche l’antipolmonite per gli anziani e’ da privilegiare. Se poi lo Stato rende queste vaccinazioni obbligatorie, noi non possiamo che essere contenti”.

Ma bisogna prepararsi a convivere in futuro con le emergenze sanitarie? “Noi fino a 4 o 5 mesi fa eravamo concentrati sulla medicina personalizzata e di precisione da un lato, e sulle malattie non trasmissibili- ha risposto Lenzi- Oggi siamo tornati con questo virus a concentrarci sulle patologie trasmissibili.
Premesso che le grandi pandemie per fortuna capitano ogni 100 anni come nel caso della spagnola – perche’ la Sars e l’H1N1 non si sono diffuse molto per fortuna – io credo che non possiamo piu’ dimenticarci che la sanita’, la salute e la ricerca scientifica sono asset fondamentali. Se manca la salute, come questa lezione ci ha insegnato, il down e’ totale anche sul piano economico, e puo’ arrivare in pochi mesi.

E’ evidente che in futuro bisognera’ essere preparati, anche se ovviamente credo che non capitera’ a breve un’altra epidemia di questo genere. Come Comitato- ha concluso Lenzi- pensiamo di promuovere campagne vaccinali a tappeto e crediamo che la medicina non debba essere solo della persona ma dell’intera comunita’”.

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