VIDEO| Coronavirus, Simeone: “Nella fase 2 la bici sarà il mezzo più utile a Napoli”

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Il presidente del Tavolo per la promozione della mobilità ciclabile del Comune di Napoli spiega alla Dire perchè spostarsi in bicicletta dovrà e potrà diventare routine Share on facebook Share on twitter Share on whatsapp Share on email Share on print

NAPOLI – Oggi parliamo di bici perché è, semplicemente, il mezzo di trasporto più utile per la fase 2“. Ha le idee chiare Luca Simeone, presidente del Tavolo per la promozione della mobilità ciclabile del Comune di Napoli, che racconta alla Dire perché spostarsi in bicicletta, che per lui e molti altri rappresenta la normalità, dovrà e potrà diventare routine anche per molti altri napoletani.
“Credo – sottolinea – che al di là di ideologismi o di precedenti visioni sia necessario investire in modo forte sulla mobilità ciclabile. Per prima cosa garantisce il distanziamento sociale poi, probabilmente, ci sarà l’esigenza di rivedere le spese del bilancio familiare, perché da questa emergenza usciremo tutti impoveriti, e le spese dell’auto sono la seconda per impatto. C’è anche, e lo dico con cautela, qualche studio che rileva la forte correlazione tra i casi di Covid e livelli elevati di inquinamento atmosferico. Fatte tutte queste considerazioni – avverte Simeone – se poi lasciamo la possibilità di muoversi in auto in un attimo congestioniamo la città, procuriamo un inquinamento atmosferico ben più alto di quello precedente e creiamo le condizioni per l’espansione del virus. Da questo punto di vista la bici è formidabile”.

Su questo punto, in un’intervista alla Dire, si è espresso anche il sindaco di Napoli Luigi de Magistris sottolineando come il rischio “che meno persone prenderanno i mezzi pubblici alla ripresa” sia “assai concreto, così come è alto il rischio che tutti si possano riversare sulle auto” e che per questo la città strutturerà la fase 2 “potenziando la mobilità alternativa, dando ulteriore impulso alle pedonalizzazioni e rilanciando l’uso della bicicletta anche con pedalata assistita”.
E proprio per raccogliere idee e proposte, questo pomeriggio è convocato, in teleconferenza, il Tavolo per la promozione della mobilità ciclabile a cui prenderanno parte, oltre al presidente dell’organismo, al vicesindaco Enrico Panini, agli assessori comunali Alessandra Clemente (Mobilità sostenibile), Raffaele del Giudice (Ambiente), Luigi Felaco (Qualità della vita), anche 150 persone che si sono registrate sulla piattaforma raggiungendo il numero massimo di partecipanti e che, spiega Simeone, “potranno intervenire e lasciare commenti”. Tra di loro “ci saranno diversi amministratori della Città metropolitana, Legambiente, l’ambasciata olandese, associazioni, ciclisti. Ma l’attività di partecipazione è già partita: in questi giorni sto ricevendo diversi spunti programmatici molto interessanti”.

“L’obiettivo del tavolo – chiarisce – è uscire con un documento che racconti quello che ci siamo detti e dia un input molto chiaro ai decisori politici: lo invieremo alle istituzioni cittadine, metropolitane, regionali e nazionali. Questo primo momento di discussione verrà poi declinato sui singoli quartieri, sulle municipalità”.
Sono tre i punti cardine sui cui si poggia l’emergenza mobilità e intorno ai quali va costruita la fase 2 di Napoli. Al primo posto – evidenzia Simeone – “c’è l’infrastruttura: in tempi brevi e a costi sostenibili si potranno realizzare delle piste ciclabili di emergenza che avranno segnaletica orizzontale e verticale gialla coperta da un cordolo di gomma che viene installato in pochissime ore. Il secondo intervento è sui servizi: c’è un bando aperto per il bike sharing, mi auguro ci siano delle domande che mettono in campo un numero di mezzi, parliamo di circa seimila, adeguato alla sfida. Se ci fosse la necessità di integrare questa offerta credo che possa fare la sua parte anche Anm. Il terzo elemento è quello culturale: il messaggio da lanciare è che se vogliamo ripartire con il piede giusto la bicicletta è fondamentale. Per spingere le persone in questa direzione possiamo immaginare incentivi economici all’acquisto, magari, della bici a pedalata assistita che è perfetta per la nostra città, anche con l’aiuto dell’intermodalità. Un altro incentivo è quello dei buoni mobilità con le aziende che premiano quei dipendenti che vanno a lavoro in bicicletta”.
Bisognerà farsi trovare pronti alla riapertura ed è per questo che Simeone rimarca che “se parliamo di emergenza è necessario mettere in campo delle risorse da subito. Non spetterà solo al Comune reperirle, le chiederemo alla Regione Campania e a livello nazionale. E poi serve una cabina di regia che permetta di mettere in campo questi interventi in tempi da emergenza. Oggi, più di ieri, abbiamo la necessità di garantire ai cittadini napoletani un mezzo di trasporto economico, salutare ed efficiente per tutti”.

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