VIDEO | Oncologia pediatrica, Vella: “Sfida è portare cure sul territorio”

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stefano vella

Di oncologia pediatrica e malattie rare si parlerà il 22 settembre in un convegno a Montecitorio organizzato dall'Osservatorio sanità e salute

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ROMA – Portare l’oncologia, anche quella pediatrica, sul territorio per consentire alle famiglie di non andare in ospedale per qualunque terapia, favorendo così una migliore collaborazione tra i pediatri di libera scelta e gli specialisti. È uno degli aspetti sui quali si concentreranno i relatori della prima sessione del convegno ‘Per una medicina personalizzata a misura di bambino. Le nuove frontiere in oncologia pediatrica e malattie rare‘, che si terrà il prossimo 22 settembre presso la Sala Capranichetta (piazza di Montecitorio 131) a Roma, organizzato dall’Osservatorio sanità e salute. A illustrare i contenuti salienti dell’evento è Stefano Vella, infettivologo e docente di Salute Globale all’Università Cattolica di Roma, che aprirà anche la seconda sessione dedicata alle malattie rare.

“L’esperienza del Covid- spiega Vella- ci ha insegnato proprio l’importanza della medicina territoriale. All’inizio abbiamo gestito l’emergenza solo negli ospedali”, ma ora i casi vengono trattati anche sui territori, alleggerendo così la pressione su pronto soccorsi e reparti ospedalieri.

Riguardo ai risultati raggiunti dall’oncologia pediatrica, che verranno affrontati nel corso della prima sessione del convegno, Vella ricorda che “i più grandi successi dell’oncologia, agli inizi della storia della chemioterapia, sono stati raggiunti proprio nella terapia delle leucemie dei bambini. È stato emozionante, il primo grande successo dell’oncologia pediatrica. Ci sono anche altri sviluppi molto importanti, per esempio le CAR-T (cellule ingegnerizzate) che hanno avuto un’efficacia straordinaria sui bambini. Invece, un aspetto ancora poco conosciuto– spiega l’infettivologo- e del quale si parlerà, sono i tumori solidi dei bambini per i quali bisogna ancora sviluppare la ricerca”.

Il convegno sarà aperto dalla lectio magistralis di Alberto Villani, presidente della Società italiana di pediatria (Sip), che porrà l’accento sull’importanza dei primi mille giorni di vita dei bambini. Sono proprio i primi tre anni di vita, infatti, “che segnano la storia non solo fisica ma anche psichica” di un individuo.

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