VIDEO | Troppo ‘carina’ per fare la bagnina, ora Alice è cooperante

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Biologa di Fano e rifiutata dagli stabilimenti balneari perchè "troppo bella" per essere credibile come bagnina, ora Alice Soldi è partita per il Sudamerica con un progetto di cooperazione Share on facebook Share on twitter Share on whatsapp Share on email Share on print

BOLOGNA – L’anno scorso tutti parlavano di lei: la biologa di Fano rifiutata dagli stabilimenti balneari della sua città, perché una donna giovane e carina, anche se con in tasca regolare brevetto, da molti non era non considerata credibile come bagnina con compiti di salvataggio e assistenza ai bagnanti. Dopo tante porte chiuse, risatine, paternalismo, persino qualche sgradevole avance, Alice Soldi prese carta e penna e scrisse alla redazione di Pesaro del ‘Resto del Carlino’ per denunciare quella che riteneva un’ingiustizia.

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La sua storia rimbalzò dai siti dei giornali alle tv e Alice, che nel frattempo ha conseguito la laurea specialistica in Ecologia e conservazione della natura all’Università di Parma, ha trascorso tutta la scorsa estate ‘in servizio’ sulle spiagge libere di Fano.

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Appena finita la stagione estiva, sono partita come cooperante in Argentina in un progetto sull’implementazione dell’agroecologia attraverso soluzioni innovative nelle zone rurali del Gran Chaco. Finalmente ho potuto mettere in pratica le conoscenze acquisite nel campo dell’agricoltura sostenibile attraverso la mia laurea”, racconta oggi Alice, che con i Gruppi civili di pace è ancora nel paese sudamericano. “Assieme al mio team stiamo creando una app e un gioco da tavolo per famiglie e scuole rurali che si trovano in condizioni di vulnerabilità affinché possano apprendere a coltivare orti agroecologici in maniera ludica e creativa. Mi trovo tuttora in Argentina in questo momento difficile di pandemia, cercando di dare supporto a queste comunità che si trovano in condizioni molto critiche”, racconta la studiosa giramondo.

“Per la Giornata internazionale della biodiversità, noi cooperanti italiani dei Corpi civili di pace in Argentina (un progetto del dipartimento per le Politiche giovanili e il servizio civile universale, ndr) abbiamo lanciato la campagna crowdfunding ‘Kokue’, che in guaranì, la lingua nativa delle popolazioni del Gran Chaco, una regione tra l’Argentina, il Paraguay e la Bolivia, significa ‘orto'”, spiega Alice. Con i fondi raccolti la app e il gioco da tavolo verranno consegnate a 1.000 famiglie e 24 scuole rurali che si trovano in condizioni di vulnerabilità, perchè possano accedere a un’alimentazione adeguata, “promuovendo la sovranità alimentare e l’agricoltura sostenibile“. Per fare conoscere il progetto, i cooperanti italiani in Argentina hanno ‘arruolato’ anche Propaganda Live, la trasmissione di La7. “Mate e Propaganda: daje rega’, retwittateci, che facciamo vedere che la cooperazione internazionale serve a qualcosa. Siamo tutti Silvia (Silvia Romano, ndr)”, era il messaggio per Diego Bianchi, che ha mostrato il tweet durante la diretta di venerdì sera.

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