I videogiochi possono ricreare mondi meravigliosi, accoglienti e pieni di luce. E spesso riescono a crearne altri che sembrano usciti dai nostri peggiori incubi. Ma che pur facendo molta paura e creando non poca ansia, nella loro complessità sono altrettanto meravigliosi. 

Se poi si tratta di videogiochi pensati in esclusiva per una console come la PlayStation 5, sappiamo già che l'immersione in quel mondo sarà totale. Tra qualche giorno, venerdì 30 aprile per la precisione, sarà disponibile per tutti i possessori di PS5 Returnal, uno dei titoli che i gamer stanno aspettando con ansia (anche perché la prima data di release era il 19 marzo, poi è slittata per consentire a Housemarque, lo sviluppatore, di rifinire alcuni dettagli). 

Dalla quiete dello spazio ad un mondo ostile

Immaginate di finire su un pianeta pieno di creature aliene che vogliono farvi fuori. È quello che capita alla protagonista di Returnal, Selene, che con la sua astronave Helios decide di avvicinarsi ad un pianeta misterioso, Atropo. L'avvicinamento non va proprio liscio e, in una scena che ricorda moltissimo le atmosfere di Alien e Prometheus, Selene precipita sul pianeta Atropo.Già dalla prima sequenza, è impressionante la perfezione dei dettagli, con il primissimo piano sul viso di Selene e sui suoi occhi spaventati, che sono di colore diverso (l'eterocromia è sempre affascinante, David Bowie insegna).Da qui inizia il gioco e avrete di che divertirvi. Tanto per cominciare, un piccolo assaggio delle nemici che incontrerete nella vostra avventura. 

Returnal

Harry Krueger, Game Director di Housemarque, ha spiegato di essersi ispirato alle creature bioluminescenti che abitano le profondità marine

In molti modi sembrano le forme di vita più aliene che si possano incontrare sulla terra. C'è qualcosa di profondamente inquietante ed estraneo nel profondo dell'Oceano: il modo in cui queste creature si muovono sott'acqua, con i loro lunghi tentacoli e le parti luminescenti. Possono spesso apparire maestose, bellissime e assolutamente spaventose

Tutto in Returnal è molto scuro e inquietante, le atmosfere fanno rimanere in apnea e la colonna sonora del compositore britannico Bobby Krlic fa la sua bella parte. Tanto per capirci, è lo stesso autore delle musiche di Midsommar (iniziate ad avere un po' di paura, vero?). Qui potete ascoltare una delle track (trovate tutta la soundtrack di Returnal su Spotify. 

The Crash, Returnal Soundtrack

Quello che dovete sapere, visto che morirete spesso nel gioco, è che la componente roguelike si fa sentire nel fatto che ogni volta che muore, Selene viene riportata al relitto dell'astronave. Ma il mondo di Atropo, ad ogni reload, cambierà. Così non saprete davvero mai cosa vi aspetta quando ricomincerete l'avventura. Per affrontale le creature che popolano Atropo avrete a disposizione diversi tipi di armi, da quelle più ‘tradizionali’ a quelle di ispirazione aliena. E ogni nemico ha la sua strategia di attacco.  Attenzione poi  a non farvi distrarre troppo dalla bellezza delle architetture, perché in ogni angolo si può nascondere un pericolo. 

Tutti gli aspetti del gioco, dal combattimento all'esplorazione, mettono in luce le performance della PlayStation 5, come il feedback atipico del DualSense, la rivoluzionaria caratteristica che permette di sperimentare i più minimi dettagli dell'atmosfera che ci circonda, come il ticchettio della pioggia. E l'audio in 3D che renderà la strategia di localizzare i nemici attraverso i rumori un'esperienza incredibilmente realistica.

Se non volete troppe anticipazioni su Returnal potete fermarvi qui, ma se volete scoprire qualcosa di più sul gameplay, qui potete gustarvi i primi 45 minuti di gioco. 

Returnal 45 minuti di Gameplay

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