Vittorio Gassman, 100 anni fa nasceva il Mattatore
ROMA (ITALPRESS) – Avrebbe compiuto cento anni ma nel ricordo degli italiani (e non solo) ne vivrà molti di più. È passato un secolo dalla nascita di Vittorio Gassman, attore, regista, conduttore televisivo, ma anche sceneggiatore, scrittore e doppiatore. Il “Mattatore”, così come era soprannominato, è nato nel 1922 ed è scomparso a 77 anni nel 2000.
Attore di talento, versatile, dal grande fisico, dotato di umorismo e ricordato per la professionalità, Gassman ha lavorato con grandi registi del cinema italiano ed è stato apprezzato dal pubblico, diventando uno dei personaggi più amati e popolari, in teatro, nel cinema e in televisione.
Con Alberto Sordi, Ugo Tognazzi, Marcello Mastroianni e Nino Manfredi è considerato uno dei “mostri sacri” del cinema italiano e uno dei più grandi interpreti della commedia all’italiana.
Gassman nasce il primo giorno di settembre del 1922 nell’attuale quartiere genovese di Struppa da padre tedesco e madre pisana. Da bambino vive per un periodo con la famiglia a Palmi, in provincia di Reggio Calabria, poco dopo si trasferisce a Roma e si diploma al liceo classico, per frequentare poi l’Accademia nazionale d’arte drammatica.
Debutta a teatro nel 1943 e nel cinema due anni dopo. Il primo grande successo sul grande schermo arriva con “Riso amaro”, pellicola del 1949 diretta da Giuseppe De Santis. Nel 1956 partecipa a “Guerra e pace” di King Vidor, poi recita ne “I soliti ignoti” di Mario Monicelli e poco dopo appare sugli schermi televisivi degli italiani con il programma che gli varrà il famoso soprannome: “Il Mattatore”.
Nel cinema, tra i titoli da ricordare ci sono anche “La grande guerra” e “L’armata Brancaleone” diretti da Mario Monicelli e i film diretti da Dino Risi, come “Il mattatore”, “Il sorpasso”, “La marcia su Roma”, “Il tigre”, “Il profeta”, “In nome del popolo italiano” e “Profumo di donna”. Nel 1969 con Adolfo Celi e Luciano Lucignani co-dirige “L’alibi”. Poi, nel 1974, recita in “C’eravamo tanto amati” con Nino Manfredi, Aldo Fabrizi, Stefania Sandrelli, Giovanna Ralli e Stefano Satta Flores sotto la regia di Ettore Scola con il quale lavora anche in altri film tra cui “La terrazza” e “La famiglia”. È anche doppiatore e nel 1994 presta la sua voce al personaggio Mufasa nel film d’animazione Disney “Il re leone”. Ed è anche regista: tra i film diretti da Gassman ci sono “Kean – Genio e sregolatezza” (1956), “Senza famiglia, nullatenenti cercano affetto” (1972) e “Di padre in figlio” (1982). Il 29 giugno del 2000 muore nella sua casa a Roma all’età di 77 anni.
Tanti riconoscimenti nella sua carriera, come il Leone d’oro del 1996, il premio come miglior interpretazione maschile al Festival di Cannes (per “Profumo di donna” nel 1975) e diversi David di Donatello.
Sono trascorsi cento dalla nascita e ventidue dalla scomparsa di uno degli artisti italiani più amati. Un grande talento che non sarà mai dimenticato.
(ITALPRESS).
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