WaterHouse, il progetto per ottenere acqua potabile dall’aria in Namibia e Mozambico

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Dopo la sperimentazione in una scuola in Namibia, il sistema in grado di estrarre acqua potabile dal vapore acqueo atmosferico sarà esportato in Mozambico

WaterHouse è un sistema innovativo grazie al quale è possibile estrarre acqua potabile dal vapore acqueo presente nell’aria. Al contrario da quanto avviene con l’acqua prelevata da pozzi o da altre fonti, l’acqua ottenuta dall’aria non necessita di particolari trattamenti ed è immediatamente pronta per essere utilizzata.
La WaterHouse produce infatti acqua bisterile che viene mineralizzata dalla stessa macchina e resa subito potabile.

Presentato nella Sala dei Caduti di Nassirya nel Palazzo del Senato alla fine dello scorso novembre, il progetto WaterHouse è partito un anno fa in Namibia all’interno di un ampio lavoro di riqualificazione per le scuole.
In Namibia è stato registrato un forte abbandono scolastico dovuto alla mancanza di condizioni igieniche accettabili all’interno delle scuole.
Per questo motivo, la fondazione Humacoo e la società tecnologica SEAS water solution hanno avviato un progetto diviso in tre fasi, con lo scopo di migliorare tali condizioni e favorire l’insegnamento e l’apprendimento.

Durante la prima fase sono state analizzate le condizioni ambientali per rilevare eventuali criticità nei siti di intervento e provvedere all’installazione di nuovi bagni per un processo di sanificazione e miglioramento delle condizioni igieniche e di vita all’interno del complesso scolastico.

La seconda fase ha puntato a innalzare il grado di istruzione e delle potenzialità future per gli studenti, attraverso la creazione di laboratori informatici.

L’ultimo step è stato incentrato al miglioramento delle condizioni di vita e di prevenzione sanitaria all’interno dell’istituto.
Grazie alla tecnologia sviluppata da SEAS, si è provveduto all’installazione di un sistema integrato per la produzione di acqua potabile ottenuta dall’aria.

Questo sistema ha permesso di produrre 2500 litri di acqua al giorno destinati a 515 persone tra studenti e personale scolastico e ora la WaterHouse può essere esportata in Mozambico.

Il sistema capace di convertire il vapore acqueo presente in atmosfera in acqua potabile sarà infatti installato nel centro di Maputo il prossimo marzo e, nella fase di sperimentazione sarà possibile produrre fino a mille litri di acqua al giorno grazie all’umidità ambientale media del 70%.

In Mozambico, più della metà della popolazione soffre la sete ed è altissimo il rischio di contrarre malattie mortali da acqua contaminata e a causa delle scarse condizioni igieniche.

L’acqua prodotta da WaterHouse sarà venduta a un prezzo pari a un terzo rispetto alla media di mercato e l’eccedenza verrà prelevata e distribuita quotidianamente alle persone meno abbienti.

Dopo l’esperimento in Namibia, grazie a WaterHouse sarà possibile garantire l’accesso a una fonte sicura di acqua potabile anche migliaia di cittadini mozambicani.

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