LONDRA (INGHILTERRA) (ITALPRESS) – Quel caffè un pò gli è andato di traverso, perchè che Lewis Hamilton potesse decidere di coronare il suo sogno di guidare una Ferrari se lo aspettava, ma che lo decidesse a poche settimane dall’inizio della nuova stagione, quello no. Il giorno dopo l’annuncio shock del passaggio del 39enne sette volte campione del mondo alla Rossa dal 2025, Toto Wolff prova a mettere insieme i pezzi, perchè Hamilton resterà sempre un amico ma il suo compito è fare gli interessi della Mercedes. “Come è andata Ci siamo visti per un caffè a casa mia a Oxford, lui era di ritorno dopo la pausa invernale, e mi ha detto che aveva deciso di correre per la Ferrari nel 2025. E’ stata una bella chiacchierata di circa un’ora e ora siamo qui – racconta – Posso solo dire che durante il periodo di Natale eravamo sulla stessa linea d’onda, lo abbiamo detto pubblicamente e alla squadra. Per come me l’ha spiegata, è una scelta perfettamente comprensibile, ha detto che cercava una nuova sfida, un nuovo ambiente. Siamo adulti, sapevamo che firmando un contratto a breve termine c’erano benefici per entrambe le parti e lui ha colto la possibilità di andare via. Rispettiamo che si possa cambiare idea e che nel suo caso abbia deciso di tentare un pò la sorte e andare alla Ferrari”. “Ogni pilota sogna di indossare una tuta rossa su una macchina rossa, ne avevamo parlato tante volte in passato – prosegue Wolff – Non ho mai ignorato la possibilità che potesse andare altrove, che fosse la Ferrari o un’altra squadra. La sua scelta non mi ha sorpreso, forse come ho detto la tempistica ma posso capire. La Formula Uno mi ha reso resiliente alle sorprese, mi sono trovato più volte nella vita davanti a cigni neri – la citazione relativa alla teoria sugli eventi non previsti – è una questione di agilità e di essere in grado di cambiare le circostanze. Avevo sentito qualche voce ma volevo aspettare la colazione che avevamo programmato per mercoledì mattina. Non ho provato a fargli cambiare idea, Lewis sentiva che aveva bisogno di cambiare e posso capirlo. Siamo stati insieme per 12 anni, non so se altri piloti sono rimasti nello stesso team così a lungo. Abbiamo vissuto stagioni incredibili. Non abbiamo parlato se abbia fatto bene a scegliere la Ferrari, posso solo promettere che costruiremo una nuova era di successi. Ora ci concentriamo sul 2024, abbiamo due piloti eccellenti, dobbiamo portare in pista una macchina con un passo migliore rispetto alla scorsa stagione e sappiamo quanto sarà difficile”. Per quanto riguarda il suo rapporto con Hamilton, “quello professionale arriva alla fine, ma questo non significa che finisce anche quello personale. In lui ho trovato un amico, so che ha affrontato una situazione molto, molto difficile nel momento in cui ha dovuto scegliere cosa fare e rispetto la difficoltà della decisione. In futuro magari parleremo se si poteva fare in modo diverso ma non serbo rancore. Io devo pensare alla macchina, alla prossima stagione. Sta solo cambiando squadra, eravamo consapevoli che potesse succedere visto il contratto che abbiamo firmato. Magari mi ha sorpreso la tempistica ma presumo abbia cercato di darci più tempo per decidere quale direzione prendere. Vasseur? Ho grande rispetto per Fred, non solo come manager ma anche come amico di vecchia data. Nel momento in cui è andato alla Ferrari, era chiaro che dovesse fare il meglio per loro e cogliere ogni opportunità. Non ho rancore. La Formula Uno è come il rugby: in campo ci si colpisce a vicenda ma siamo capaci di avere un rapporto di rispetto fuori”. E sulla possibilità che Hamilton vinca il Mondiale con la Ferrari superando Schumacher, Wolff ribatte: “Da amico mi piacerebbe che vincesse l’ottavo titolo, speriamo possa riuscirci con noi nel 2024”. “Vogliamo che il 2024 sia una stagione quanto più vincente possibile. E’ realistico pensare di sfidare Verstappen e la Red Bull? I pronostici sono contro di noi ma faremo del nostro meglio e quando dico questo, mi riferisco a Lewis con la Mercedes. Ma daremo tutto anche negli anni a venire, solo con un pilota diverso”. Il team principal delle Frecce d’Argento assicura che a livello di gerarchie e sviluppo non cambierà nulla. “Non ho dubbi sull’integrità di Lewis in relazione alla condivisione delle informazioni. Vogliamo che sia una stagione di successo per i piloti e per la Mercedes e daremo tutto per riuscirci”. Inevitabile, infine, chiedersi chi raccoglierà il testimone del pilota più vincente di sempre. “Non ho ancora pensato davvero a quale direzione prendere, se puntare su un rookie o su un pilota esperto perchè non so ancora cosa sarebbe meglio. Se mi avessero detto due giorni fa che Lewis sarebbe andato alla Ferrari, non ci avrei creduto. Andrea Kimi Antonelli? E’ alla Mercedes da quando ha 11 anni, a livello juniores ha avuto una carriera di grande successo ma penso che la cosa più importante è che resti concentrato sulla F2. Se iniziamo a parlare di lui, non lo aiutiamo, non ha nemmeno 18 anni, preferirei in questo momento non speculare sul suo arrivo in Formula Uno”.
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