Zampa: “Ripresa del calcio difficile, per tornare negli stadi serve il vaccino”
- Marta Tartarini
- 14/04/2020
- Politica, Sanità
- m.tartarini@agenziadire.com
E l'estate, come sarà? La sottosegretaria alla Salute: "Credo che andremo in vacanza, ma con delle cautele" Share on facebook Share on twitter Share on whatsapp Share on email Share on print
ROMA – “Siamo ancora nella fase uno, la discesa è molto lenta, la fase due inizierà il 3 di maggio ma non significa a tornare alla vita che conoscevamo, per tornarci nella misura massima bisognerà aumentare molto il numero dei tamponi, che vanno fatti a chi è in prima linea”. Lo dice la sottosegretaria alla Salute Sandra Zampa, a Rainews24.
A chi le chiede se potrà riprendere il calcio, Zampa risponde: “Lo vedo molto difficile, non vedo questo dibattito come prioritario, credo si possa rinunciare ancora per un altro mese e comunque gli stadi pieni li vedremo solo quando saremo in sicurezza, cioè quando avremo il vaccino, non ci sarà vita normale fino a che non avremo il vaccino”.
“IN VACANZA CON CAUTELA”
“Credo che, come ha detto il professor Galli, possiamo pensare di pianificare le nostre vacanze, con le cautele perchè non ci sarà il vaccino ma magari avremo una terapia e il virus sarà governabile”, riflette Zampa, osservando che “pensare di stare chiusi in casa in città roventi a luglio e agosto mette angoscia a chiunque”.
“NON USARE LE RISORSE DEL MES? PER ME INSPIEGABILE”
“Perchè non immaginare un progetto che usa questo denaro, che ha un costo molto più basso per il paese mentre finanziare il nostro debito ci costerebbe molto di più? Non si capisce, se questa è una preclusione ideologica per me è inspiegabile”. E osserva che sul tema “un dibattito dovremo farlo, perchè dobbiamo fare fronte all’emergenza, e le spese per la sanità sono enormi, e poi c’è un ragionamento che riguarda la ricerca, basti pensare a quanto vale la ricerca dei vaccini e dire che noi siamo nella partita”.
“I GOVERNATORI SIANO PIù COLLABORATIVI”
“Dobbiamo sforzarci di lavorare tutti insieme, è tardi perchè il governo impugni l’articolo che avoca a sè tutte le competenze, produrrebbe un grande danno politico, non credo sia il momento di aprire ulteriori polemiche però da parte dei governatori servirebbe un di più di collaborazione”, commenta Zampa, spiegando che la possibilità di fare più tamponi “dipende dalla capacità delle regioni, lo sforzo che stiamo facendo è ampliarli nel numero massimo possibile, e bisogna pensare a un investimenti sui laboratori”.
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