ROMA (ITALPRESS) – “Il futuro non lo conosce nessuno. E’ ovvio che non posso garantire che resterò in Turchia cinque anni, ma finchè sarò qui darò sempre il massimo”. Appena sbarcato al Galatasaray, Nicolò Zaniolo, che ha una clausola rescissoria da 35 milioni di euro, non assicura di restare in Turchia per tutta la durata del contratto, visto il corteggiamento di Juventus e Milan. La Roma, nonostante tutto, è ancora nei suoi pensieri, nonostante il turbolento addio, tanto da essere etichettato da qualcuno come ‘traditorè. “E’ una cosa che mi è dispiaciuta tantissimo – ammette il 23enne attaccante di Massa a ‘La Gazzetta dello Sport’ – Roma mi ha dato tutto, grazie alla Roma ho vinto e ho esordito in Nazionale, mio figlio è nato lì. Essere definito in quel modo è stata una brutta batosta. Se ho sbagliato anche io in determinate circostanze? La verità verrà fuori. Dico solo che mi sono sempre allenato, anche se non con gli altri”. Sul suo mancato rinnovo con il club giallorosso: “Potrei parlare ore di promesse non mantenute. Mi dicevano che ero una punta di diamante, invece sono sempre stato considerato solo una plusvalenza. Per due anni mi è stato detto che il nuovo contratto era pronto. A gennaio dell’anno scorso avrei firmato a poco più di quello che guadagnavo, perchè a Roma stavo bene e sapevo che c’erano problemi col Financial Fair Play. Dopo tante chiacchiere mi sono stufato. Se io devo riflettere sul mio addio, penso che debbano farlo anche altri”. Però la Roma non aveva in mano offerte che riteneva congrue: “In realtà non c’erano solo Bournemouth e Galatasaray, ma per non avere accettato gli inglesi sono stato messo fuori e i tifosi se la sono presa con me – ricorda ancora Zaniolo – Alcuni mi hanno inseguito con la macchina, altri sono venuti sotto casa. Io e la mia famiglia ci siamo spaventati anche perchè ci siamo sentiti soli. Era gente arrabbiata, con cui non si poteva parlare. In quei giorni ho spento anche il cellulare perchè arrivavano pure brutti messaggi”. Con i suoi compagni non si è lasciato bene: “Sono rimasto deluso da quasi tutti. Non faccio nomi, ma dicevano che eravamo come fratelli e poi non mi hanno neppure salutato. Problemi se li ritroverò in Nazionale? Non credo. Forse qualcuno può avere delle difficoltà con me, io non ne ho. Chi ha la coscienza sporca lo sa”. Zaniolo, che vorrebbe tornare in azzurro per la Final Four di Nations League, si sofferma anche sui suoi rapporti con Mourinho: “E’ una grandissimo allenatore e una grandissima persona. Mi ha fatto giocare quasi sempre. Certo, lui è abituato a gestire i fuoriclasse e io non lo ero. Mi sarebbe piaciuto averlo fra quattro o cinque anni, però mi ha dato tanto lo stesso”. Il figlio Tommaso è a Roma ma Zaniolo non ha timore nel tornare nella capitale: “Ma no, le cose si rimettono a posto. Dove c’è odio c’è anche amore. Si parla sempre di calcio, no?”.
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