Zona gialla, da lunedì 3 gennaio altre regioni cambieranno colore: cosa cambia

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Da lunedì 3 gennaio la Lombardia si unirà alla zona gialla di Calabria, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Marche e Province autonome di Trento e di Bolzano, e sono a rischio anche Lazio, Sicilia e Liguria (mentre il Veneto, già in gialla, rischia la zona arancione).

Ma cosa cambia per queste regioni, da molti mesi in zona bianca? In realtà, dopo l’introduzione dell’obbligo del Green Pass (base e/o rafforzato) non molto, visto che molte restrizioni erano state di fatto già introdotte con i decreti a livello nazionale.

Dal 15 ottobre, come sappiamo, infatti, è obbligatoria la certificazione verde nei luoghi di lavoro pubblici e privati, come previsto dal decreto legge ‘Misure urgenti per assicurare lo svolgimento in sicurezza del lavoro pubblico e privato mediante l’estensione dell’ambito applicativo della certificazione verde Covid-19 e il rafforzamento del sistema di screening’ approvato dal Consiglio dei ministri il 16 settembre all’unanimità.

Inoltre dal 10 gennaio 2022 fino alla cessazione dello stato di emergenza, si amplia l’uso del Green Pass rafforzato (ovvero quello ottenuto tramite vaccinazione anti Covid-19 o guarigione dell’infezione) a una serie di attività anche all’aperto. Sarà  inoltre necessario per l’accesso e l’utilizzo dei mezzi di trasporto compreso il trasporto pubblico locale o regionale. Sono inoltre chiuse le discoteche, almeno fino al 31 gennaio 2022 ed è obbligatoria la mascherina anche all’aperto.

Questo su tutto il territorio nazionale senza distinzione di colore delle regioni, anche quelle in zona bianca.

Di fatto, quindi, le restrizioni “base” ci sono già.

Cosa cambia in zona gialla

Il passaggio alla zona gialla introduce misure diverse solo per chi non è vaccinato (o non è guarito dal Covid-19). I possessori del super green pass potranno infatti accedere a ristoranti, bar, cinema e teatri, mentre chi è in possesso solo del green pass base (tampone negativo) non avranno questa possibilità.

Si precisa che questa sezione tiene conto esclusivamente delle misure introdotte da disposizioni nazionali – si legge però sul sito del Governo – Le Regioni e le Province autonome possono adottare specifiche ulteriori disposizioni restrittive, di carattere locale, per conoscere le quali è necessario fare riferimento ai canali informativi istituzionali dei singoli enti

Non sono previsti per ora coprifuoco.

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Fonte: Governo italiano

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